“Solo la lunga statale infinita!” Così si legge oggi nel diario di bordo di Simone Ventura, alla terza tappa adriatica del suo “Viaggio per un sorriso”, che lo porterà da Padova a Caltanissetta, percorrendo 1.500 km in bicicletta da corsa, per sensibilizzare alla donazione in favore delle associazioni di volontariato che si occupano dei bambini ricoverati nei reparti di pediatria e degli anziani nelle case di riposo.
Il giovane atleta nisseno oggi ha percorso 200 km partendo da S: Benedetto del Tronto, attraversando Pescara, Ortona, Termini fino ad arrivare a Poggio Imperiale in Puglia.
“Ho percorso la bellissima ciclabile ex linea ferroviaria (nella foto) che parte dal porto di Ortona fino a Fossacesia Marina. Dopo Termoli, abbandonata la litoranea, verso Vasto tanti sali e scendi e circa 1.000 metri di altitudine dal livello del mare.
Oggi stavo bene – continua Simone – la pedalata era molto leggera e il mio corpo sembra essersi abituato al forte caldo, con punte di 40°. Lungo il tragitto ho incontrato parecchi ciclisti, con i quali ho condiviso qualche parola e un paio di chilometri. La difficoltà principale di oggi è stato l’eccessivo traffico dovuto al fine settimana”.
Il viaggio di Simone Ventura infatti si svolge sulle strade statali non in autostrada, ed è per lui un’occasione unica anche per immergersi nella natura, attraversando tutta la penisola, coniugando sport e esperienza ambientale, nelle condizioni ideali per riflettere, conoscere di più se stesso oltre ai luoghi visitati attraverso questi percorsi meno frequentati dal turismo di consumo.
In tre giorni ha già attraversato sei regioni, dal Veneto all’Emilia-Romagna, dalle Marche all’Abruzzo, dal Molise alla Puglia, dove si fermerà per pernottare.
A domani la tappa verso Taranto, che dovrebbe riservare una prima sorpresa.
