L’Antenna RAI non è più tutelata dal vincolo del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, che è stato revocato: potrebbe essere demolita, e l’area circostante non più salvaguardata dalla speculazione. Un progetto perseguito da tempo, sostenuto da un comitato di associazioni e diversi soggetti istituzionali per la sua valorizzazione, rischia di venire definitivamente accantonato.
Su questo Roberto Gambino e Marcello Frangiamone, sindaco e assessore fino al giugno 2024, hanno preso pubblicamente posizione, ricostruendo l’iter degli ultimi anni, quando si era raggiunta un’intesa con Rai Way, proprietaria dell’antenna, che era disposta a cederla gratuitamente al Comune di Caltanissetta, al costo simbolico di un euro, aggiungendo anche i 450.000 euro che sarebbero stati necessari per la demolizione. Occorreva un altro milione di euro per raggiungere la cifra che una perizia aveva certificato come necessaria per il consolidamento dell’Antenna, colpita dal degrado. Di fronte al Consiglio comunale che era stato convocato in merito lo scorso anno, l’on. Michele Mancuso si era impegnato a trovare nel bilancio regionale questa somma. Quest’anno ogni deputato di maggioranza ha potuto disporre di un milione e mezzo di euro del bilancio regionale per interventi nel proprio territorio, ma per l’Antenna di Caltanissetta non si è ritenuto di investirli, preferendo la polverizzazione in sagre e spettacoli, piuttosto che concentrarli su un investimento di prospettiva per la città.
Gambino denuncia il rischio che l’Antenna venga demolita, e aggiunge che la revoca del vincolo da parte della Soprintendenza è persino un atto dovuto, di fronte alla paralisi di ogni iniziativa di tutela che il Comune non ha ritenuto di prendere nel corso dell’ultimo anno.
L’Amministrazione comunale in queste ore ha annunciato un “tavolo tecnico” in Prefettura e un successivo Consiglio comunale monotematico.
“La tematica di attualità dell’antenna RAI sulla collina Sant’Anna – si legge in un comunicato – sarà affrontata in un tavolo tecnico convocato da S.E. il Prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia. L’incontro, che si terrà nei prossimi giorni, vedrà la partecipazione dei dirigenti di RAI Way, della Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta e dei rappresentanti istituzionali coinvolti.
L’incontro nasce dall’esigenza di approfondire e condividere le valutazioni tecniche e istituzionali maturate a seguito delle interlocuzioni tra il Comune e l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, in particolare con il Dipartimento regionale competente, su una tematica che coinvolge aspetti culturali, paesaggistici, sociali e lo stato di salute dell’antenna stessa.
Successivamente a questo tavolo tecnico, il consigliere comunale di Forza Italia, Marcello Mirisola, su sua iniziativa, ha preannunciato che inoltrerà all’ufficio di Presidenza la richiesta per la convocazione di un Consiglio comunale monotematico dedicato alla questione dell’antenna. In questa sede saranno esposte tutte le questioni affrontate durante il tavolo tecnico in Prefettura, garantendo un ampio coinvolgimento del civico consesso e della cittadinanza.
L’Amministrazione comunale ribadisce il proprio impegno costante a tutela della sicurezza dei cittadini, promuovendo un dialogo istituzionale costruttivo con tutte le parti interessate”.
Quindi si ritorna al punto di partenza, come nel gioco dell’oca, cancellando i passi avanti che lo scorso anno si erano registrati, e parlando molto genericamente di “tutela della sicurezza dei cittadini”, lasciando intuire quindi la possibilità che l’antenna venga demolita per lo stato di fatiscenza in cui si trova, dopo anni di mancata manutenzione.
Quando è il momento di passare dalle parole ai fatti, intervenire rapidamente ed operativamente sui problemi, al Comune risale la palude dell’immobilismo.
È un film che abbiamo già visto a proposito dei residenti in via Redentore, ancora fuori di casa dal 10 dicembre 2024. Rischia di diventare una storia infinita