Se fossero stati compagni di classe, a scuola, i loro cognomi sarebbero stati vicini all’appello: Tesauro e Tricoli, uno dopo l’altro, uno accanto all’altro se si usciva in fila per due.
Come oggi, sessant’anni dopo, sin dalla prima campagna elettorale, Tesauro Sindaco, Tricoli a latere, poi, dopo un anno alla Provincia: Tesauro Presidente, Tricoli “governo ombra”. Non è chiaro con quale ruolo istituzionale, o politico. Anzi, proprio l’aspetto politico è quello più nebuloso: Tricoli ha attraversato tutte le formazioni del centro-destra, partendo dalla più classica: UDC o UDEUR o estremisti di Centro, per poi transitare, volteggiando, inafferrabile, tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, in questi anni connesso anche all’on. Michele Mancuso, il “grande prominente” (come si diceva dei notabili di fine ‘800) del territorio nisseno, che non si sa se gli abbia affidato davvero una mission di tutoraggio ai piani alti delle istituzioni locali.
Tricoli è un talento del business, per professione, s’intende: dirige uno studio di commercialisti affermati, tesse da sempre rapporti con imprese, professionisti, aziende di ogni tipologia. Sorridente quanto cinico, cordiale quanto spregiudicato, informatissimo su tutto (anche prima che accada), di giorno in giorno rafforza la sua presenza accanto a Walter Tesauro come un vero e proprio “governo ombra”, si muove e dispone tra gli uffici delle due istituzioni, conduce quotidianamente un breafing-open di buon mattino tra l’AGIP di viale della Regione e la “vasca” fino all’Archivio di Stato: coltiva relazioni, riceve proposte, richieste, dispensa consigli, concorda i tempi, le sequenze, le priorità dell’azione amministrativa.
Fino alla premiazione del Torneo Internazionale di Tennis, dove emerge, nella foto ufficiale, alle spalle di Walter Tesauro, nume tutelare anche nella mondanità, e questo è sembrato un po’ troppo alle vestali del bon-ton politico. Troppa esposizione dà nell’occhio, è fuori dalla tradizione democristiana, il DNA che resiste ancora, anche se sbiadito, nella formazione comportamentale della classe dirigente attuale.
Prima o poi ci si attende la formalizzazione della sua onnipresenza, la legittimazione istituzionale del ruolo di nostromo della nave del centro-destra negli enti locali, o la sommersione, forse più consigliabile, come nello stile della balena bianca, in attesa di riemergere, a sorpresa