Teatri di Pietra apre a Caltanissetta con David Coco in Penelope Vs Ulisse

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E’ David Coco ad inaugurare il ciclo dei “Teatri di Pietra” a Caltanissetta, il 5 agosto, nello spazio suggestivo del Parco Archeologico Palmintelli, in una piece di Giuseppe Di Pasquale ispirata all’Odissea, “Penelope Vs Ulisse“, che capovolge l’impianto antropologico omerico e rivisita il mito con nuove suggestioni.

Co-protagonista Viola Graziosi, una Penelope- mattatrice, capace di coniugare il dubbio e la saggezza, e dopo vent’anni di lontananza Ulisse dovrà riconquistarla con la seduzione dei suoi racconti e la forza della sua parola, un “Logos” invincibile, ma che con più facilità aveva avuto ragione di Polifemo rispetto alla sua sposa che più profondamente lo conosce.

Cinque gli appuntamenti di “Teatri di Pietra” a Caltanissetta, che da quest’anno riprende la gestione diretta del Comune, Assessorato alla Cultura retto da Giovanna Candura, spettacoli prestigiosi con interpreti importanti della scena italiana, tutti sul filo del rasoio del rapporto tra classicità e contemporaneità che dà tagione della scelta dei luoghi: il 9 agosto De Rerum Natura” da Lucrezio, con musica, danza, coreografie e regia di Aurelio Gatti, il 22 agosto Andromeda e Perseo” con Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco, il 25 agosto “Odisseo Superstar” e il 29 agosto chiusura in grande stile con Sergio Vespertino in “Essere o non essere Shakespeare“.

Il Parco Archeologico Palmintelli è uno spazio prezioso, uno dei pochi parchi archeologici nel cuore del tessuto urbano, valorizzato per la prima volta proprio con la prima edizione di “Teatri di Pietra”, vent’anni fa, inserendo Caltanissetta in un percorso nazionale di qualità che sprovincializzasse la fruizione estiva del teatro.

Uno spazio che meriterebbe di diventare stabilmente un luogo vissuto dai nisseni per eventi musicali, teatrali e culturali non occasionali, anche attraverso una sinergia nella gestione tra Comune e Parco Archeologico che dia stabilità anche alla manutenzione e alla valorizzazione dei luoghi, del giardino con essenze mediterranee e del piccolo antiquarium, una vera e propria porta di contatto con la nostra antichità spesso sconosciuta. Un luogo identitario della nostra storia più antica, palcoscenico suggestivo e contesto stimolante per la cultura contemporanea

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