San Rocco è il protettore dei cani, in omaggio alla tradizione che lo volle salvato dalla morte per inedia durante un’epidemia di peste proprio dall’intervento di un cane che gli portava da mangiare nel bosco in cui si era rifugiato per evitare il contagio.
La parrocchia di Gela a lui dedicata, retta da padre Enzo Romano, nell’ambito dei festeggiamenti in suo onore, martedì 12 agosto ha organizzato una Mostra di Cani, dalle 21 alle 23, alla quale possono partecipare tutti i cani di razza e meticci dai 3 mesi in poi, ed ognuno di essi riceverà un premio, nel segno dell’accoglienza e dell’inclusione che hanno caratterizzato la testimonianza di S. Rocco.
La presenza dei cani nelle nostre città ha fatto maturare anche una nuova cultura del rapporto tra gli umani e gli altri esseri viventi, titolari di diritti ormai riconosciuti, che accompagnano con affetto anche la solitudine di molte persone che con essi costruiscono relazioni significative.
Da S. Francesco, a S. Antonio Abate fino a S. Rocco, la devozione religiosa da secoli aveva valorizzato questa cultura della coesistenza umani-animali, valorizzando il valore della mitezza e della solidarietà che in essa si sviluppa spontaneamente.

