“Una città che vuole crescere ha bisogno della cultura” Il Conservatorio Bellini presenta il Pietrarossa Festival 2025

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Quinta edizione per il prestigioso “Pietrarossa Academy and Music Festival” promosso dal Conservatorio Statale “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta, con il patrocinio del Comune, del Libero Consorzio, della Regione, del CEFPAS, di Casa Famiglia Rosetta, della Pro Loco e del FattoNisseno.

La presentazione del programma del Festival, che si svilupperà dal 9 settembre al 25 ottobre, con 11 concerti, 15 Masterclass per tutti gli strumenti musicali e 3 Seminari, alternando le location tra il Teatro Margherita, il Teatro-Auditorium del Conservatorio e la chiesa di S. Agata, è stata l’occasione per fare il punto sulle attività del Conservatorio, da due anni istituzione statale di livello universitario, con il Presidente arch. Andrea Milazzo ed il Direttore artistico M° Michele Mosa.

Oltre 800 iscritti, 500 accademici e 300 nei corsi propedeutici, con un centinaio di presenze straniere, da ogni parte del mondo, e la metà dei corsisti non residenti nel territorio nisseno, 80 docenti di rinomanza nazionale, più di 30 concerti realizzati nell’ultimo anno: sono le cifre essenziali di una realtà accademica che si è radicata nel sistema formativo musicale di eccellenza, portando a Caltanissetta un numero rilevante di studenti e docenti grazie, come ha sottolineato il Direttore Mosa, “ad un livello di qualità straordinario dell’offerta formativa, riconosciuto ormai pienamente a livello nazionale e oltre”.

Dallo scorso anno è attivo un corso di specializzazione biennale in “Teorie e Tecniche in Musicoterapia” (DCSL 72), in convenzione con l’Università di Palermo per le materie di carattere medico-scientifico, che forma e certifica le competenze per nuove figure professionali essenziali nel sistema sanitario e nel sistema scolastico, rivolto a medici, pedagogisti, psicologi e laureati in professioni sanitarie, con tirocini operativi presso Casa famiglia Rosetta. Le iscrizioni per il nuovo anno accademico saranno aperte fino al 20 settembre.

Anche nell’ambito musicale l’offerta formativa del Conservatorio si è ampliata e diversificata: corsi di canto pop e di musica jazz propongono agli studenti il confronto con linguaggi musicali diversi, andando oltre una formazione accademica esclusivamente legata alla tradizione e sperimentando tutte le espressioni che maturano nella contemporaneità, suscitando l’interesse delle giovani generazioni che nella musica trovano spesso un ambito artistico congeniale in cui esprimere i propri talenti.

È proprio ai giovani che si rivolge l’azione formativa del Conservatorio, e non soltanto nei corsi accademici ma anche in quella “terza missione” delle Università italiane che persegue “l’apertura verso il contesto socioeconomico, esercitato mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze” e che trova nel Pietrarossa Academy and Music Festival una concretizzazione di grande impatto culturale e sociale.

Non ultima l’azione di rigenerazione urbana che il Conservatorio sta promuovendo, attivando notevoli finanziamenti statali per le strutture, con 5 milioni euro per i prossimi interventi, da realizzare nella sede in centro storico, valorizzandone concretamente la qualità urbanistica e le potenzialità di sviluppo.

Importante la sinergia con le istituzioni, in primo luogo il Comune di Caltanissetta, che offrendo la location del teatro Margherita assicura alle performances musicali uno spazio prestigioso, nato per la musica, dall’acustica perfetta, interfaccia naturale alle attività concertistiche promosse dal Conservatorio.

Presenti alla conferenza stampa il Sindaco Walter Tesauro, che ha sottolineato come la formazione delle giovani generazioni e i servizi connessi siano una priorità programmatica della sua amministrazione, e la Vice-sindaco assessora alla Cultura Giovanna Candura che ha sintetizzato la mission di sviluppo del progetto: “Una città che vuole crescere ha bisogno della cultura”.

Con la presenza e le attività del Conservatorio un’ottima premessa è stata costruita. La difficoltà è ancora nel fare sistema con il sistema universitario, con i servizi che la città potrebbe sviluppare contando sulle presenze di centinaia di giovani studenti e docenti, con l’economia dell’accoglienza che potrebbe svilupparsi, come avviene del resto in altre città italiane, piccole e medie, che hanno creduto in questa prospettiva e hanno investito risorse, pubbliche e private, per concretizzarla nei fatti.

La capacità di fare sistema tra pubblico e privato è il fattore determinante per riuscire ad invertire la tendenza alla desertificazione demografica, economica e sociale che è ormai da anni in corso nelle zone interne del meridione. Recentemente la risposta del Governo nazionale è stata quella di “accompagnare all’inevitabile declino” queste nostre realtà.

Riusciremo a contrastare questa deriva nel nostro territorio?

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