Questa volta le fiamme si sono sviluppate in pieno giorno e dentro la città, nella zona Balate, densamente popolata, e nello spazio del Parco urbano “Rosario Assunto”, distruggendo, oltre alle sterpaglie che hanno favorito il dilagare delle fiamme, decine di alberi di ulivo e di piante aromatiche.
Era stato definito il “fiore all’occhiello” dell’urbanistica nissena, e funzionari ed amministratori avevano fatto a gara per attribuirsene il merito. In realtà è rimasto incustodito, senza un sistema efficace di rilevazione del fuoco e del fumo, senza evidentemente quelle telecamere di sorveglianza più volte annunciate che avrebbero permesso di segnalare in tempi rapidi quello che stava accadendo.
Il danno è sicuramente rilevante dal punto di vista materiale, ma inestimabile dal punto di vista dell’immagine della città, che si rivela ancora una volta incapace di difendere il proprio patrimonio più prezioso, di presidiare efficacemente il territorio, di far seguire alle parole i fatti, priva di una classe dirigente, politica e burocratica, capace di fare il proprio dovere fino in fondo.
Ci auguriamo che siano accertate le responsabilità di questa “culpa in vigilando” e soprattutto che quanto è accaduto serva da lezione per chi deve tutelare il patrimonio ambientale, indicatore prezioso di qualità della vita, mettendo in opera quanto è necessario per evitare che si ripeta.
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