La sp 23 chiusa al traffico per due mesi: Federico Messana si oppone e suggerisce una soluzione alternativa

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dal Consigliere comunale di Montedoro Federico Messana riceviamo e pubblichiamo:

NO ALLA CHIUSURA DELLA SP 23
DOMENICA – 16 C.M. – ALLE ORE 11 – RADUNO NEI PONTI CHE INTENDONO CHIUDERE AL TRAFFICO
AI PRESENTI VERRA’ MOSTRATO, CARTE ALLA MANO, PERCHE’ QUESTO INTERVENTO – EVITABILISSIMO – E’ UNA MESCHINA E INTOLLERABILE SOVERCHIERIA.
ALL’ARMA DEI CARABINIERI DI MONTEDORO
AL COMMISSARIO DI GOVERNO PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO DELLA SICILIA VIA IGNAZIO FLORIO N. 24 – 93139 PALERMO
AI SINDACI DI MONTEDORO – BOMPENSIERE – MILENA
AL SIGNOR PREFETTO DI CALTANISSETTA
AL PRESIDENTE DEL LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI CALTANISSETTA


Oggetto: Chiusura al traffico della SP 23 per mesi 2, con decorrenza 20.11.2025.

Io sottoscritto, Federico Messana, consigliere comunale di Montedoro, ritengo che chiudere la SP 23 al traffico per un periodo così lungo sia da irresponsabili.
Chiunque sia normodotato e non in malafede comprende che i lavori nei ponti tecnicamente non comportano affatto la chiusura di tutta la sede stradale, perché si possono effettuare, per altro senza alcuna difficoltà, chiudendo una sola carreggiata.
Nel corso di questi lavori, chiusura della strada a parte, sono state consumate illegalità e truffe colossali, orchestrate dall’ing. Piombino e dall’impresa, avallate purtroppo dal Commissario Regionale di Palermo, finanziatore dell’opera, e da me puntualmente denunciate all’Autorità giudiziaria.
La chiusura della strada comporterà enormi problemi per migliaia di cittadini. Alcuni perderanno il posto di lavoro.
In un paese civile e democratico, in cui esista ancora una parvenza di legalità, queste cose non dovrebbero accadere.
Si leggano le carte e si nomini una commissione di tecnici indipendenti per verificare la fondatezza di queste mie accuse, che non sono affatto illazioni malevole di un “disturbato”, ma lo sfogo indignato di un normalissimo cittadino schifato dall’incredibile livello di corruzione ormai presente anche negli angoli più
sperduti del nostro Paese.
Dinnanzi a fatti come questo, non ci si può voltare dall’altra parte e fingere di non vedere. Soprattutto non può rimanere inerte chi ha pubbliche responsabilità, a partire dalle forze dell’ordine.
Questa dissennata decisione può essere ancora fermata.
Il disegno dei lavori retrostante è di una chiarezza inequivocabile: anche un minus habens comprende – mi ripeto – che non c’è alcuna ragione tecnica che impedisca di effettuare i lavori alternativamente, prima in lato e poi nell’altro, lasciando libera una carreggiata per volta.
E’ – quello che si sta perpetrando ai danni dei cittadini – un sopruso che sconcerta per la sua evidenza e gratuita cattiveria.

Federico Messana

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