Concorso nazionale Video Filosofia: premiazione a Caltanissetta il 20 novembre

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CALTANISSETTA – Dopo il successo della prima edizione dedicata al filosofo Immanuel Kant, torna
il concorso nazionale che unisce filosofia e linguaggio audiovisivo quest’anno dedicato alla
filosofa Hannah Arendt, l’iniziativa è rivolta alle studentesse e agli studenti delle scuole
secondarie di secondo grado. In occasione della Giornata Mondiale della Filosofia, il prossimo 20
novembre dalle 9,30 nel teatro “Regina Margherita”
di Caltanissetta si svolgerà la cerimonia di
premiazione.
Il concorso dal titolo “Guerre, genocidi, violenze. La banalità del male: la voce di Hannah Arendt,
a 50 anni dalla sua morte”
, promosso dall’associazione culturale “Rosario Assunto”, è organizzato
in collaborazione con il Comune di Caltanissetta, il Liceo “Ruggero Settimo”, la Consulta degli
Studenti Nisseni
con il supporto promozionale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, e
intende stimolare nei giovani una riflessione attiva sui temi della libertà, della responsabilità, del
pensiero critico e dell’impegno civile.

Straordinaria la partecipazione delle scuole italiane, con numeri da grande Festival: 46 da ogni regione, con 52 video in concorso.
Durante la cerimonia di premiazione, saranno proiettati e commentati con gli autori i dieci elaborati
finalisti. A sostenere il progetto, nato in una realtà periferica ma culturalmente vivace come quella
nissena, sarà anche Zap Mangusta – scrittore, attore, regista teatrale e autore di importanti programmi televisivi e radiofonici – che ha accettato con entusiasmo anche quest’anno di presiedere la Giuria.

Il format proposto per questa edizione prevedeva la realizzazione di un video della durata massima di 5 minuti, ambientato in una sorta di studio televisivo, in cui un/una giornalista intervista un/una fan di Hannah Arendt. Il dialogo doveva essere arricchito da immagini e materiali di repertorio, ad integrazione dei contenuti trattati.
«Organizzare questo concorso nazionale significa molto– commenta Salvatore Farina, presidente dell’Associazione “Rosario Assunto” – rappresenta un percorso coraggioso e determinato verso la
valorizzazione delle risorse culturali del territorio, a partire proprio dal filosofo a cui l’associazione
è intitolata. Oggi, la sua città natale, dove si è formato fino alla maturità, inizia – finalmente – a
riconoscerlo come profeta della metafisica della natura. Due le motivazioni che ci hanno spinto a
scegliere la figura di Hannah Arendt: da un lato, la necessità di riflettere sull’attuale situazione
storica, segnato da guerre, genocidi e violenze, in particolare contro le donne,
dall’altro, la
ricorrenza del 50° anniversario della sua morte, che ci invita a rileggere il suo pensiero con occhi
contemporanei».

«Viviamo un tempo – dichiara lo scrittore e presidente della giuria del concorso, Zap Mangusta
in cui la qualità del pensiero è messa in ombra dalla caratura discutibile — quando non
apertamente mediocre — di leader che confondono il progresso con il semplice sviluppo e l’autorità con l’autorevolezza. Figure sostenute da apparati tecnologici che producono obbedienze quasi automatiche e indifferenza critica. È un mondo attraversato da rigurgiti nazionalisti o religiosi e da conflitti che non nascono da idee ma da paure, ambizioni espansionistiche o da antichi rancori. Per questo la “banalità del male” di cui scriveva Hannah Arendt non appartiene né alla storia né alle biblioteche ma è qui, davanti ai nostri occhi, ogni qualvolta la libertà viene percepita come fastidio e ogni volta che il libero pensiero viene
ferocemente aggredito o deriso. Celebrare Hannah Arendt, oggi, significa riconoscere che la libertà non è un bene garantito, ma un esercizio quotidiano di vigilanza. Significa comprendere che il male non arriva solo col passo pesante del Tiranno ma più spesso con quello lento, sommesso e subdolo del Mediocre Connivente. Dedicare a lei questo concorso e premiarne oggi la seconda edizione significa ricordare ai più giovani — e a tutti noi — che il pensare è un atto di coraggio. Coraggio di guardare oltre i pregiudizi, oltre le bandiere, oltre le paure. E di accettare, come lei ci insegna, che talvolta “pensare in autonomia”, significa anche saper camminare in solitudine. Senza il timore di non far parte del gruppo più numeroso».

Hannah Arendt: pensare il presente
L’edizione 2025 del Concorso è dedicata alla figura di Hannah Arendt, filosofa tedesca naturalizzata statunitense, tra le più lucide interpreti del Novecento nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa (1975–2025). La sua celebre espressione, “la banalità del male”, pronunciata a margine del processo Eichmann, risuona oggi con tragica attualità, offrendo una chiave di lettura per comprendere le dinamiche di violenza, i conflitti e i genocidi che continuano a segnare il nostro tempo.

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