“Viola come l’amore” spettacolo dedicato a Franca Viola nei giorni contro la violenza sulle donne

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“Viola come l’amore” spettacolo scritto e diretto da Salvatore Riggi, nella settimana in cui si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne, viene rappresentato in sei città della Sicilia profonda, da Mussomeli a Piazza Armerina, da San Cataldo ad Assoro, da Mazzarino a Caltanissetta.

La storia di Franca Viola, la ragazza di Alcamo che nel 1965, rapita e violentata dal suo ex fidanzato, rifiutò il matrimonio “riparatore” che secondo la legislazione italiana del tempo estingueva il reato. Sostenuta dalla sua famiglia, che pagò prezzi altissimi di isolamento e riprovazione sociale, Franca Viola testimoniò al processo contro i suoi rapitori, sapendo anche di sfidare il potere criminale. Il suo rapitore infatti era nipote del boss mafioso del paese: «Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce» sono le sue parole al processo, seguito con attenzione da tutta la stampa nazionale.

La sua storia finisce bene. Il rapitore condannato a dieci anni di carcere, e dopo qualche anno Franca si sposa felicemente con un giovane del suo paese, superando pregiudizi arcaici e mentalità medioevali.

Sedici anni dopo, nel 1981, la norma sul “matrimonio riparatore” fu cancellata dal codice penale italiano e nel 1996 lo stupro da reato «contro la morale» sarà riconosciuto in Italia come un reato «contro la persona».

Oggi ricordare questa storia e farla conoscere ai giovani è una testimonianza preziosa di come sia possibile cambiare le cose a partire dalla propria volontà e dalla propria coerenza con i valori in cui si crede, senza lasciarsi condizionare dagli stereotipi, nemmeno da quelli consolidati dalla legge.

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