Ancora nessuna risposta è arrivata dall’Asp in merito alle cure palliative sospese ad alcuni pazienti lo scorso 12 novembre senza preavviso, motivazione o comunicazione scritta.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la lettera aperta della figlia di un’ammalata, affetta dal morbo di Alzheimer da oltre vent’anni, con problemi di disfagia e costretta alla somministrazione di ossigenoterapia h24, a cui hanno interrotto l’importante trattamento che da due anni alleviava le sofferenze. La nostra lettrice si è fatta portavoce anche di altre famiglie. Una visita domiciliare dei sanitari ha confermato l’interruzione.
Successivamente l’Asp ha attivato l’Adi, Assistenza domiciliare integrata: si tratta di due accessi settimanali di Oss e assistenza infermiermieristica fino al 6 gennaio.
La nostra redazione ha contattato la settimana scorsa, sia telefonicamente sia tramite mail, la direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale per ottenere chiarimenti, ma non è pervenuto alcun riscontro alla nostra richiesta né tantomeno motivazioni della sospensione del servizio. Evidentemente la direzione generale dell’ASP non ritiene di dover interloquire con la stampa anche su questioni di forte impatto sociale. Restiamo comunque in attesa per fornire risposte agli utenti.