Cento milioni di euro per Amaro Averna e il mirto Zedda Piras. È l’accordo siglato tra Campari Group e la Illva Saronno Holding, proprietaria dell’iconico amaretto Disaronno, del Rabarbaro Zucca e degli storici vini siciliani Florio e Duca di Salaparuta. Il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026.
Il gruppo Campari – l’azienda è stata fondata nel 1860 a Novara ed è diventata famosa nel Novecento per il bitter dall’inconfondibile colore rosso, simbolo di un’impresa di successo – fa sapere l’intenzione di rifocalizzarsi sul brand prioritario Braulio nella categoria degli amari. Nel mese di giugno aveva venduto, per altri 100 milioni, sia il vermouth che lo sparkling wine di Cinzano al Gruppo Caffo 1915. Nel pacchetto era incluso anche la grappa Frattina.
La strategia dietro alla vendita
La cessione rappresenta un altro passo significativo nell’attuazione della strategia di razionalizzazione del portafoglio per rafforzare il focus sui core brand, contribuendo alla semplificazione del business e alla riduzione della leva finanziaria. È quanto si legge in una nota del gruppo Campari.
Il corrispettivo totale dell’operazione è pari a 100 milioni di euro per il 100% di NewCo e del magazzino dei prodotti finiti detenuto da Campari Group, in assenza di cassa o debito finanziario. Il corrispettivo, da corrispondersi in cassa, è soggetto ai consueti meccanismi di aggiustamento prezzo. La determinazione della plusvalenza è attualmente in corso. Il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026.
I due marchi sono da sempre riconosciuti per la loro qualità, solida reputazione e ricco heritage. Nato nel 1868, Amaro Averna è uno degli amari più conosciuti al mondo, con una forte presenza internazionale – il 70% delle vendite è all’estero, principalmente Stati Uniti, Germania e Austria – mentre Zedda Piras, nato nel XIX secolo, ha una forte focalizzazione sul mercato italiano.
Quotidiano Nazionale 18 dicembre 2025

