“I miei giorni a Brancaccio con Padre Puglisi” si presenta a Mussomeli il libro di Roberto Mistretta

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La grande storia in un libro che racconta la storia autentica di un uomo di mafia che ha cambiato vita: “I miei giorni a Brancaccio con Padre Puglisi” di Roberto Mistretta (edizioni Paoline), che si presenta a Mussomeli in prima nazionale sabato 11 gennaio alle 17,30, presso la Biblioteca comunale “Paolo Emiliani Giudici”, nella sala convegni intitolata a Rosario Livatino.

Roberto Mistretta, l’autore del volume, giornalista e scrittore di successo, ha pubblicato diversi libri di impegno civile, tra i quali la pluripremiata biografia “Rosario Livatino/L’uomo, il giudice, il credente” e “Giudici di frontiera. Interviste in terra di mafia”. Si distingue, nei suoi saggi, l’attenzione all’approfondimento umano e antropologico dei protagonisti delle vicende narrate e la consapevolezza che la grande storia è fatta dalle storie di tanti protagonisti spesso sconosciuti della quotidianità e delle loro scelte, a volte difficili e dolorose.

È particolarmente significativa questa presentazione a Mussomeli. L’autore infatti ha raccolto la testimonianza di Giuseppe Carini, testimone di giustizia, che ha incontrato a Brancaccio don Pino Puglisi quando arrivò come parroco nel 1990, in uno dei quartieri di Palermo in cui la criminalità mafiosa era più radicata e feroce. Il rapporto con il parroco che ogni giorno lavorava per offrire ai ragazzi di Brancaccio occasioni di riscatto, di formazione, di autonomia culturale dalla catena della criminalità, ha cambiato a poco a poco la vita anche del protagonista del libro, portandolo a compiere in piena consapevolezza una scelta definitiva, di liberazione.

Oggi Giuseppe Carini per motivi di sicurezza ha dovuto cambiare identità e luogo di residenza, interverrà all’incontro di Mussomeli in collegamento video, ma ci tiene a testimoniare l’importanza della presenza di padre Puglisi nella sua vita: “Se sulla mia strada non avessi incontrato padre Puglisi, oggi figurerei fra quelli che detengono il controllo a Brancaccio. O marcirei in carcere. O sarei sepolto da qualche parte. O, peggio, sarei sciolto nell’acido”. Così Giuseppe Carini ha sintetizzato nel libro il “miracolo” che la presenza di padre Puglisi nella sua vita ha determinato.

L’incontro di sabato 11 gennaio, promosso da AttivaMente Insieme in collaborazione con la F.I.D.A.P.A., dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giuseppe Catania, dell’assessora alla Cultura Jessica Valenza, della Presidente della F.I.D.A.P.A. Maria Teresa Canalella, del direttore di Castello Incantato Alberto Barcellona, seguiranno gli interventi di Giovanbattista Tona, Consigliere della Corte di Cassazione, allievo spirituale di padre Puglisi, che ha scritto la prefazione al volume, Pino Martinez, stretto collaboratore di padre Puglisi, Roberto Mistretta, autore del volume. Moderatrice Emilia Di Piazza, giornalista e presidente di AttivaMente Insieme. Letture a cura di Claudia Falletta e Salvina Mingoia.

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