A Ustica la memoria dei deportati libici del colonialismo italiano

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Una delegazione della società civile italiana renderà omaggio, il prossimo 17 maggio, al “Cimitero degli arabi” a Ustica, traccia lasciata dalla deportazione degli oppositori libici alla colonizzazione italiana

Tra il 1912 e il 1934 oltre 10.000 oppositori e partigiani libici furono deportati e reclusi in condizioni terribili alle Tremiti, a Favignana, a Ponza, a Ustica, dove in seguito verranno rinchiusi anche gli antifascisti. Molti, troppi, ne morirono. Una vergogna nazionale di cui non parlano i libri scolastici, che è rimasta sepolta nell’oblio insieme alle tante vittime del colonialismo italiano in Libia, nel corno d’Africa, nei Balcani.

La delegazione, nell’ambito delle iniziative per l’istituzione di una “Giornata del ricordo delle vittime del colonialismo italiano” mira a far riemergere questa parte della storia patria la cui conoscenza è stata nascosta per troppo tempo agli italiani e alle italiane.

Un piccolo corteo, che vedrà la partecipazione degli studenti del liceo dell’isola, si recherà la mattina del 17 Maggio al cimitero degli arabi ove in segno di solidarietà sarà piantato un olivo e apposta una targa in ricordo riportante brani di poesie di deportati libici e antifascisti sulle isole.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Ustica, vedrà la partecipazione, oltre alla Convenzione per i diritti nel Mediterraneo, di Un Ponte Per, Arci, Rete Yekatit12/19Febbraio, Movimento Italiani senza cittadinanza, Convenzione, Anpi, Cgil, Unione degli Universitari, Un’altra Storia APS.

La delegazione sarà nell’isola già dal 15 maggio per incontrare la popolazione e gli studenti.

Alla iniziativa è stato invitato il sindaco e l’ambasciata libica in Italia.

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