Abbiamo nuovamente ricevuto una segnalazione di un altro cittadino disabile che dopo aver prenotato una visita, atteso circa un mese, ha ricevuto sul proprio cellulare un messaggio automatico con il quale si comunicava che in caso di mancata presentazione si sarebbe subita una sanzione, si recava presso il poliambulatorio di via Malta ma qui gli veniva riferito che la dottoressa indicata ormai da mesi effettua le visite presso altro ambulatorio, in viale regina Margherita (ospedale vecchio).
Nuovamente ovvio il rammarico, la rabbia, la sensazione di mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, la legittima richiesta di informazioni aggiornate: “…dal cup prenotazioni visite non lo sanno che la dottoressa era stata trasferita dal mese di agosto 2025, perché non dare le informazioni corrette con più attenzione e essere meno maleducati con l’utente, più professionali e competenti, anziché fare girare le persone a vuoto?” ci scrive il cittadino, che peraltro ha firmato la sua segnalazione.
È un vero rammarico continuare a ricevere segnalazioni da parte dei cittadini per disservizi sanitari, ancor più grave se queste riguardano persone disabili e ancor più grave se sono molto simili a segnalazioni già ricevute, per le quali era stato assicurato che si sarebbero adottati provvedimenti risolutivi o quanto meno migliorativi.
Qualche piccola, proprio piccola, miglioria sembrerebbe essere stata messa in atto per i centri analisi, anche se ancora da molti cittadini vengono sperimentati come non idonei, considerata la crescente richiesta da parte dell’utenza che, a causa dell’aumento dei costi dei centri privati per i ridotti contributi regionali, sceglie sempre più frequentemente le strutture di sanità pubblica.
Un’altra segnalazione negativa è relativa al comportamento scorretto e ineducato di un infermiere del reparto Urologia. Anche quest’ultimo, in una chiamata per conferma di un esame diagnostico, dimostrava totale assenza di deontologia professionale, garbo, rispetto a tal punto da risultare ineducato e costringere l’interlocutore a rispondere giustamente a tono. Alla richiesta del suo nominativo l’infermiere si è rifiutato più volte e chiudeva la chiamata senza tra l’altro fornire le giuste informazioni pre-esame.
Per correttezza di informazione il nominativo poi è stato fornito in presenza dal predetto infermiere durante la prestazione dell’esame, solo dopo insistenza e richiamo delle vigenti normative.
Abbiamo più volte contattato il Direttore Sanitario del S. Elia per quanto di competenza, ma non ha avuto modo di rispondere alle nostre segnalazioni. I numeri della direzione dell’ASP non rispondono o sono occupati, praticamente irraggiungibili.
Il caffè quotidiano on line e buona parte dei cittadini vogliono continuare ad aver fiducia nel sistema sanitario pubblico, ma è giusto che le belle parole vengano seguite da idonei provvedimenti. Continueremo a dedicare la massima attenzione per le tematiche del diritto alla salute dei cittadini.