Dichiarazione di Alessandro Silverio, Segretario provinciale di Assostampa:
Come segretario provinciale di Assostampa, insieme alla nostra tesoriera Chiara Milazzo, ho partecipato con convinzione al sit-in contro la guerra in Palestina, organizzato su tutti il territorio nazionale da Cgil e Assostampa.
Non potevamo restare in silenzio. Come in tante altre città d’Italia, anche noi abbiamo sentito il dovere di esserci, di far sentire la nostra voce. Siamo giornalisti. E in questi mesi, troppi colleghi e colleghe hanno perso la vita sotto i bombardamenti, colpiti mentre facevano semplicemente il proprio mestiere: raccontare la verità, documentare gli orrori della guerra, dare un volto e una voce a chi non ce l’ha più.
Sono morti con la macchina fotografica in mano, con un microfono, con un taccuino. Morti mentre cercavano di tenere accesa la luce dell’informazione in mezzo al buio della violenza.
Non si può più tacere. Non si può più restare indifferenti davanti a quello che sta accadendo: un massacro di civili, un genocidio che colpisce donne, bambini, intere famiglie. Tutto questo deve finire.
La nostra presenza oggi è un gesto piccolo, ma necessario. Un segnale. Un grido. Un appello alla coscienza collettiva, affinché si metta fine a questa strage e si dia finalmente spazio alla pace, alla giustizia, alla dignità umana.
Perché il diritto di raccontare non può essere pagato con la vita. E il silenzio, in certi momenti, è complicità.
Alessandro Silverio
Segretario provinciale dell’Associazione della Stampa
