AUSER Montedoro: per un Natale di pace

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dal Circolo Auser di Montedoro riceviamo e pubblichiamo:


“Lode a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà ”… si diceva una volta. Il che escludeva quelli che di buona volontà non ne avevano proprio. Oggi si dice “… e pace in terra agli uomini amati dal Signore”, cioè tutti! Anche quelli che di buona volontà non ce ne mettono molta per costruire, ma studiano e si ingegnano per fare le guerre?

Si, pare proprio che il Signore stia li’ ad aspettare che un residuo di coscienza si risvegli anche in loro e si mettano con “buona volontà” a costruirla questa la pace. Ognuno, con i talenti e i mezzi che ha ricevuto in dotazione, è responsabile di realizzare questo sogno nello spazio , piccolo o grande, in cui gli e dato di vivere.

Il circolo Auser di Montedoro ha programmato e realizzato diverse attività nel corso di questo anno, volte alla valorizzazione di risorse e competenze, individuali e collettive, per accrescere la collaborazione tra le diverse fasce d’età e contribuire allo sviluppo culturale e sociale dell’ambiente in cui opera. Possiamo fare qualcosa insieme ? Facciamolo, magari solo fermandoci a pensare, a riflettere, in questo mondo che corre sempre e non sa dove sta andando.

Nel periodo natalizio sono in corso di svolgimento, nella storica sede del circolo che ospita il Museo della Letteratura Siciliana del Novecento, una serie di mostre che si sono inaugurate il giorno 7 dicembre e si concluderanno il 6 gennaio. Degli spunti di riflessioni che hanno come tema il senso del Natale in un momento così travagliato in cui, in diverse parti del mondo, la pace sembra diventare sempre più un’utopia e i valori ritenuti universali vengono messi continuamente in discussione.

Il tema del Natale è stato declinato in vari modi partendo naturalmente dal presepe, simbolo cristiano per eccellenza che segue una antica tradizione originata pare da San Francesco.
Una sala ospita una serie di libri selezionati che trattano il tema del Natale nella letteratura siciliana, con un approfondimento ad opera di attori del centro teatrale siciliano ( T.C.S.) che in tre incontri in corso di svolgimento hanno messo a confronto le opere di grandi autori internazionali.
Una sala raccoglie una piccola collezione filatelica sempre sul tema natalizio.

Al piano superiore nelle varie sale sono state allestite mostre sul tema: ”Arte contro la guerra”. :
1) Opere realizzate da alcuni artisti contemporanei:
Giovanni Bartolozzi, Tina Duminuco, Klaudia Jaworska, Silvia Lombardo, Valentina Mistretta,
Pietro Montante, Edvige Presti, Francesco Siracusa.

2) Opere realizzate dagli alunni del Liceo Scientifico “A.Volta” di Caltanissetta, compreso un video
molto interessante.
3) Opere realizzate da un gruppo di bambini tra i 5 e gli otto anni che partecipano ad un laboratorio
artistico (ARTLAB di Klaudia Jaworhsa ).
4) ”HeART of GAZA – l’arte dei bambini dal cuore di Gaza” . Una mostra questa particolarmente
emozionante e dolorosa perchè sono disegni realizzati da bambini e ragazzi in un laboratorio creato
da Mohammed Timraz (Gaza) e l’artista irlandese Feille Butler, all’interno di un campo profughi,
che hanno deciso in seguito di stampare le opere e farne una mostra itinerante per mostrare uno
spaccato sulla sofferenza inflitta non solo alle migliaia di bambini che hanno perso la vita o sono
rimasti feriti e mutilati nel corso del conflitto, ma anche ai sopravvissuti che sono stati privati della
casa, della famiglia e degli amici. Bambini a cui è stata rubata la gioia e l’innocenza dell’infanzia.

Questo purtroppo dimostra, ancora una volta, come sia difficile (se non impossibile) che quel
messaggio di pace ed amore di cui il Natale è portatore riesca veramente a cambiare il corso della
storia. Ma anche nei momenti peggiori vengono fuori i migliori esempi di coraggio, di eroismo di
chi opera per salvare per curare, per risolvere i conflitti. Ribellandosi alle logiche di potere.

Il Natale ai nostri giorni è stato fagocitato dal consumismo che ci sommerge di luci e di colori, ci
riempie di inutili desideri che non riescono a riempire il vuoto esistenziale che angoscia spesso chi
ha la fortuna di vivere nel benessere e nella pace. Uscire dalla trappola mielosa di una generosità
ipocrita e provvisoria, recuperare uno sguardo libero dai pregiudizi e tornare all’essenziale.
Liberarsi del superfluo, ricercando l’umanità dentro ogni “prossimo” per costruire autentici rapporti
di amore.
Recuperiamo l’intelligenza naturale, l’intelligenza del cuore. E facciamo quello che possiamo nello spazio in cui ci ha messo la vita.

Tina Duminuco

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