Caltanissetta, tra antenne e liturgie perdute

Andrea Alcamisi
Andrea Alcamisi 175 Views
1 Min Leggere

Alta, fragile, simbolica: l’antenna RAI di Caltanissetta si erge come un gigante nel dibattito cittadino. RAI Way è pronta ad abbatterla e le perizie parlano chiaro. Un po’ meno i silenzi degli amministratori presenti e passati. Ma chi chiama in causa la memoria collettiva ignora conti, progetti e governance.

Eppure, basterebbe guardare all’antica Atene: lì le liturgie erano doveri civici per i più abbienti, che finanziavano navi o spettacoli per il bene della comunità. Qui, basterebbe trovare qualcuno disposto a investire in una manutenzione costosa – o almeno a spiegare come farlo. Ma nessuno sembra voler davvero “fare il ricco”.

Nel frattempo, tra ricordi d’acciaio e silenzi di bilancio, l’unica urgenza concreta è salvare la collina: un’area boschiva preziosa e fragile, su cui l’intervento deve essere serio, ecologico e condiviso.

I simboli si rispettano anche in questo modo: scegliendo cosa vale la pena preservare — e con quali risorse.

Condividi Questo Articolo