“Festival del ricamo e del merletto Siciliano” a Palazzo Moncada

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Il Palazzo Moncada è stato la cornice sontuosa per il primo “Festival del ricamo e del merletto siciliano”: tre giornate, dal 24 al 26, con laboratori, seminari, una mostra con 22 espositrici, e dei lenzuolo SOSpesi a cura dell’architetto Silvia Capiluppi, una sfilata e workshop per adulti e bambini su un’arte antica e preziosa che le donne siciliane si tramandano da secoli.

Da un’idea di Maria Anna Bonaffini, presidente di Confartigianato Donna Imprese di Caltanissetta, inserita nel REIS (Registro della proprietà Immateriali della Regione Sicilia) per aver realizzato una tecnica innovativa di uncinetto artistico su telaio per il merletto nisseno registrata alla SIAE. ricamatrice merlettaia nissena con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, si è costruita una manifestazione originale, patrocinata dal Comune di Caltanissetta e dall’associazione Lady Anna – I ricami della nonna, dalla Regione Siciliana, dalla ProLoco di Caltanissetta e Confartigianato Imprese, realizzata con l’intento di riscoprire e valorizzare il ricamo come arte e al tempo stesso promuovere a livello produttivo la cultura del “fatto a mano”, elemento identificativo del Made in Italy.

“Quando Maria Anna Bonaffini mi ha parlato per la prima volta di questo progetto, ho apprezzato sin da subito il valore dell’iniziativa e soprattutto di una persona che mette il massimo impegno e passione in quello che fa e in cui crede – ha dichiarato l’assessore all’Identità Nissena Pier Paolo Olivo. Riconosco in lei un’illustre ambasciatrice della nostra città, perché ha elevato il nome di Caltanissetta in giro per l’Italia e all’estero con diversi riconoscimenti, valorizzando questo antico mestiere e una tecnica legata al nostro territorio.
Non c’era posto migliore di Palazzo Moncada, uno dei fiori all’occhiello di Caltanissetta, per ospitare questo festival, che sin dalla sua progettazione ha coinvolto diverse realtà e ha accolto tante persone provenienti anche dalle altre regioni”.

“Abbiamo scelto di dare spazio a un settore dell’artigianato antico di secoli ma ancora fortemente attuale e interessante come sbocco occupazionale – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico Guido Del Popolo -. Le collezioni di abiti e accessori prêt-à-porter e haute couture sono ricche di elementi ricamati e di merletti. Riteniamo fondamentale, dunque, promuovere un’iniziativa di ampio respiro che possa offrire un piccolo assaggio di questo interessante e creativo ambito produttivo”.

Intorno alla mostra dei preziosi manufatti, si sono posti i temi cruciali della promozione e dello sviluppo del territorio fondati sulle eccellenze artigianali: l’investimento sulle giovani generazioni per tramandare il know-how e tutelare la qualità dei prodotti, la promozione di laboratori diffusi e scuole di ricamo, la potenzialità terapeutica della pratica del ricamo, che può rappresentare (come nella tradizione di diversi Paesi) un percorso di restituzione della serenità e del benessere fisico e mentale dei soggetti, uomini e donne, in quanto consente di potenziare la motricità fine e sviluppare la capacità di attenzione. 

Non sono mancate le testimonianze di diverse ricamatrici che hanno raccontato la propria esperienza di attività nelle carceri, nelle RSA con gli anziani e nei centri dedicati alle donne vittime di violenza.

Maria Anna Bonaffini ha dichiarato: “Un aspetto che ho notato in tutta Italia è che non si tramanda più ai più piccoli. Grazie alle nostre iniziative abbiamo coinvolto tantissimi bambini, che da soli sono addirittura riusciti a crearsi un intero vestito. Anche quando crescono, il legame fra di noi e con questa arte permane, perché quella magia che si crea attraverso questa attività è in grado di lasciare un segno profondo dentro di te e difficilmente ti abbandona. Nelle mie lezioni cerco di infondere questa passione, è gratificante vedere oggi presenti tanti legami che ho instaurato nel corso di questi anni.

Come sapete ho dato origine al merletto nisseno – conclude l’ideatrice del festival – , pur consapevole che ci vorranno diversi anni perché possa prendere piede come altri più illustri. Ma sono convinta che grazie alla collaborazione che abbiamo creato con questa rete di persone, sia la strada giusta per contribuire a tramandare questa arte”.

Sono intervenute nel corso della manifestazione: Angela Vannucci (presidente Associazione Mani Attive Aps), Maria Mancini (Responsabile Museo del Ricamo e della scuola di Ricamo di Valtopina), Maria Mercante (ALAB – Associazione Liberi Artigiani Artisti Balarm), Concetta Prestipino (Presidente Associazione Almaqantara), Silvia Capiluppi (Progetto Lenzuoli SOSpesi).

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