Finalmente stabilizzati i 41 precari della Camera di Commercio di Caltanissetta

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Sono 41 i lavoratori precari della Camera di Commercio di Caltanissetta che questa mattina hanno firmato il contratto di assunzione a tempo indeterminato dopo vent’anni di precariato (alcuni impiegati dal 2002 altri dal 2007), alla presenza del Presidente della regione Renato Schifani e dell’assessore alle attività produttive Edy Tamajo.

I nisseni sono oltre la metà rispetto agli 80 precari siciliani: 7 delle province di Palermo e di Enna, 9 della provincia di Trapani, 23 della provincia di Agrigento.

Si scioglie quindi il nodo della stabilizzazione, dopo che l’ARS aveva approvato il mese scorso una norma apposita nella manovra quater proposta dal governo regionale.

Il presidente Schifani ha espresso soddisfazione: “Dopo oltre vent’anni si chiude la pagina del precariato per questi dipendenti, Diamo certezza occupazionale a una categoria di lavoratori che nel tempo, non soltanto ha acquisito elevate competenze professionali, ma ha garantito la piena operatività di enti che svolgono un ruolo strategico per le imprese siciliane”.

Presente a Palermo anche la vice-sindaca di Caltanissetta, Giovanna Candura, invitata a presenziare all’evento conclusivo, che ha dichiarato: “Nel 2018, appena insediata come Commissario straordinario della Camera di Commercio di Caltanissetta, avevo avviato questa battaglia a favore dei 41 lavoratori,  di cui fino ad allora non si era occupato nessuno, che costituivano la maggioranza dei dipendenti dell’ente a cui per anni hanno permesso di funzionare. Ringrazio il governo regionale che ha creduto nella necessità di eliminare questo precariato e ha condiviso questa battaglia che avevo avviato, mettendo in moto la macchina della stabilizzazione e continuando a spingere fino in fondo”.

È stata necessaria una legge nazionale per consentire la stabilizzazione: le Camere di Commercio infatti sono enti nazionali, e fino al 2039, anno in cui l’ultimo ex precario andrà in pensione, la Regione ha assunto l’onere di sostenere il costo delle retribuzioni di questi lavoratori.

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