Il Rettore di UniPa a Caltanissetta torna a promettere nuovi corsi di laurea

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Visita istituzionale del Rettore Midiri a Caltanissetta: confronto con il Presidente Tesauro, il Prefetto Armenia e i sindaci del territorio. Al centro dell’incontro la sfida di trattenere i giovani in Sicilia e il valore della formazione come motore di legalità e sviluppo

Mattinata dedicata all’Università il 27 giugno presso la sede del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta, dove il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Massimo Midiri, è stato accolto dal Presidente avv. Walter Tesauro, in occasione di una visita ufficiale nel cuore della Sicilia centrale.

La giornata si è aperta con un incontro in Prefettura, dove il Rettore è stato accompagnato dal Presidente Tesauro per un colloquio con il Prefetto Chiara Armenia. Al centro dell’incontro, una riflessione congiunta sullo stato della formazione scolastica e universitaria in Sicilia, con particolare attenzione al fenomeno dell’emigrazione giovanile.

A seguire, nella sala consiliare del Libero Consorzio, si è svolto l’incontro con i sindaci dei 22 comuni del territorio. Nel cuore del dibattito, il tema cruciale della permanenza dei giovani in Sicilia: il prof. Midiri ha richiamato un dato previsionale allarmante, secondo il quale entro il 2050 circa 4 milioni di giovani siciliani potrebbero decidere di lasciare la regione. Una rotta che va invertita, ha affermato, attraverso un’azione sinergica tra università, istituzioni e territori. “L’Ateneo palermitano è pronto ad accogliere tutte le proposte virtuose e si muove già da tempo in direzione di un’offerta formativa più diffusa e radicata, anche nelle aree interne”.

In quest’ottica, è stato annunciato l’intendimento di arricchire l’offerta formativa del Consorzio Universitario di Caltanissetta con l’attivazione di nuovi corsi di laurea, che possano rispondere ai bisogni del territorio e intercettare le aspirazioni dei giovani studenti.

Peccato che le stesse dichiarazioni il Rettore Midiri le abbia già pronunciate a Caltanissetta in tutte le sue visite al Consorzio Universitario negli anni precedenti, preannunciando interventi che non si sono poi puntualmente verificati. A fronte dei corsi di laurea presenti a Caltanissetta (Medicina, Infermieristica, Agraria, Farmacia, Medicina ad Indirizzo tecnologico) ottenuti dopo anni di richieste e di investimenti per offrire strutture adeguate, laboratori e servizi, ai Consorzi universitari di Trapani e Agrigento i corsi di laurea sono stati incrementati in numero doppio o triplo rispetto a Caltanissetta.

Così come non si hanno notizie del protocollo di intesa che avrebbe dovuto assegnare in comodato d’uso gratuito da parte del Comune (retto sempre da Walter Tesauro) i locali di via Re d’Italia e via Real Maestranza per consentire all’Università di procedere alle ristrutturazioni e migliorare ulteriormente la dotazione delle strutture, con un notevole risparmio da parte del Consorzio Universitario.

Il polo didattico di Caltanissetta, indicato dall’università di Palermo come polo delle scienze della salute e del benessere, avrebbe potuto già avere almeno i corsi di laurea in Psicologia, Scienze motorie, Ostetricia, Scienze eno-gastronomiche che sono stati invece assegnati a Trapani e ad Agrigento senza colpo ferire. E’ stato un trattamento da “parenti poveri”, ripetuto nel tempo nonostante le promesse, gli impegni e le belle parole.

Intanto il Consorzio Universitario nisseno, che peraltro in ambito siciliano è quello che è risultato contabilmente più virtuoso, rimane da un anno privo di governance. E anche questo sembra non interessare a nessuno

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