La pittura narrativa di Daniel Jaulmes in mostra all’Officina degli Artisti dal 24 al 30 ottobre

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𝗗𝗔𝗡𝗜𝗘𝗟 𝗝𝗔𝗨𝗟𝗠𝗘𝗦 – 𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟰 𝗮𝗹 𝟯𝟬 𝗢𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱

A cura di 𝘔𝘢𝘯𝘧𝘳𝘦𝘥𝘪 𝘚𝘱𝘢𝘨𝘯𝘰𝘭𝘪, 𝘈𝘭𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘈𝘯𝘵𝘰𝘯𝘪𝘰 𝘍𝘰𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘦 𝘕𝘰𝘦𝘮𝘪 𝘉𝘢𝘭𝘭𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘯𝘰.

Si apre la nuova programmazione dell’Officina degli Artisti, lo spazio della ricerca artistica nel cuore del centro storico nisseno, dedicata ad esplorare e conoscere artisti internazionali, con un calendario di mostre e la collaborazione straordinaria curatoriale di Alberto Antonio Foresta.

La prima Mostra evento sarà la personale di Daniel Jaulmes, con vernissage venerdì 24 ottobre alle 18,30 (via Tortorici, 12) con la presenza dell’artista. Jaulmes è nato nel 1987 a Montbéliard, di nazionalità francese e olandese, intraprende fin dall’adolescenza un percorso dedicato alla creazione artistica. Dopo un bachelor in illustrazione nei Paesi Bassi, prosegue la sua formazione con un master in pittura alle Belle Arti di Firenze e una successiva abilitazione all’insegnamento delle arti visive nelle scuole francesi. Al centro della sua ricerca vi è la rappresentazione della figura umana.

I soggetti emergono da immagini digitali raccolte casualmente: sconosciuti intravisti per un istante per strada, scene di vita quotidiana degli altri. Lo sguardo dell’artista li coglie in atteggiamenti parziali, sfuggenti, talvolta ritratti da vicino, in una tensione costante verso il mistero delle identità.

La pittura, con la sua opacità e i suoi effetti materici, si confronta con queste presenze transitorie, l’intimità delle persone rimane inaccessibile, racchiusa nello spazio chiuso del quadro.

Daniel continua a testimoniare la forza della pittura narrativa, fuori dagli schemi e dai linguaggi concettuali alla moda, si fa portavoce di una tradizione pittorica di fine ottocento in cui lo sguardo non è mai banale o disattento.

Ho accolto con immenso senso di responsabilità e riconoscenza l’invito dell’amico Manfredi a partecipare alla curatela della nuova programmazione dello spazio Officina Degli Artisti – dichiara Alberto Antonio Foresta – un luogo di innovazione, sperimentazione e contemporaneità che merita sempre più spazio e divulgazione. Sono orgoglioso e fiero di aver proposto come primo appuntamento la personale d’arte di Daniel Jaulmes, un’artista francese figlio della tradizione pittorica più pura, impressionista d’avanguardia. Un’occasione di crescita culturale per il nostro territorio che ha come fine la conoscenza di nuovo mondi, nuove narrazioni e ricerche”.

“Conosco Daniel da più di 12 anni, – aggiunge Foresta – insieme abbiamo fatto parte per molto tempo di un Collettivo Artistico dal nome MADRE, di cui ero fondatore insieme a Marco Colombo, insieme abbiamo partecipato a numerosissime mostre in tutta Italia e all’estero, il senso del collettivo era la ricchezza della diversità dei linguaggi e l’entusiasmo giovanile di stare insieme divulgando arte libera senza compromessi. Da sempre Daniel è stato l’artista per eccellenza, quello che nell’immaginario comune dipinge solo tra i campi o dentro il suo atelier, ad ogni ora del giorno e della notte, quello che racconta e che si pone al di fuori della tela, come un fotografo dell’anima. Le sue tele sono racconti sinceri, senza mediazione, senza giudizio, essere spettatori di una sua mostra significa andare tra i vicoli, entrare nelle case, sentire gli odori di luoghi che non abbiamo mai conosciuto, ma di cui facciamo parte. La poetica dell’artista novecentesco con le immagini del nostro tempo, una tecnica infinita che si lega alla tradizione più pura della pittura francese.

Daniel Jaulmes è una contante tra ciò che l’occhio osserva e ciò che la mente ricorda.

Memorie sfuocate, estranei che incontriamo lungo la nostra strada, per pochi secondi diventano infinito. Sono profondamente orgoglioso e fiero di essere riuscito insieme a Manfredi Spagnoli e Noemi Ballacchino ad organizzare questo grande evento, un sua personale d’arte ha un valore indescrivibile per la città di Caltanissetta, credo sia una vera opportunità, per conosce e scoprire qualcosa di nuovo, un modo per uscire dalla zona confortevole in cui a ruota si vedono solo gli artisti del nostro territorio, io credo in un’arte che debba stimolare sempre nuove visioni, credo nell’apertura. Questa mostra è solo l’inizio di un percorso che stiamo avviando con L’Officina degli Artisti, la programmazione annuale prevede almeno altri 2/4 eventi di caratura internazionale che faranno discutere e incuriosire.

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