La voce della Sicilia sulle coste liguri delle Cinque Terre con Giovanna Caruana ospite d’onore della rassegna “Le vie del mare”, promossa dal pittore Silvio Benedetto e dall’artista Silvia Lotti, nel contesto magico del Golfo dei Poeti tra La Spezia e Portovenere, al Porto Antico delle Grazie, trasformato in un set per un video-clip girato in diretta da Silvia Lotti, sabato 28 dicembre.
L’evento ha dato il via alle “Vie del Mare”, parlando e cantando di emigrazione, sulle coste del Mediterraneo da cui nel secolo scorso sono partiti in cerca di fortuna milioni di Italiani, e che oggi vedono arrivare, non sempre accolti, spesso abbandonati alla morte in mare, tanti migranti del Sud del mondo.
Silvio Benedetto, pittore e regista italo-argentino, ha dato vita ad una mostra-blitz al Cantiere della Memoria, sulla strada prospiciente al porto, accompagnato dalla voce di Giovanna Caruana, in un evento multimediale che ha affascinato i presenti.
Il Cantiere della Memoria, valorizzato da Corrado Ricci e Jole Rosa, promuove le attività della marineria e dei mastri d’ascia, insieme ai temi legati all’emigrazione attraverso le rotte del mare. È stata questa la scenografia scelta da Silvia Lotti per girare – con l’assistenza di Fabrizio Mirisola – il video che ha celebrato lo scambio tra Sicilia e Liguria. L’intensità del blu del mare e dei colori variopinti delle vele d’epoca ha contestualizzato cromaticamente l’evento, arricchito dall’allestimento delle opere di artisti siciliani (Pino Concialdi, Giuseppe Costanza, Pippo Di Giacinto, Salvina Falsone, Angelo Monachello, Asia Siracusa, Giuseppina Termini) e di artisti liguri del Volo dell’Arte delle Grazie, scelte per l’occasione.
Sicilia-Liguria è stato quindi l’asse mediterraneo scelto per avviare la ventesima edizione de “Le vie del mare”, il format con cui Benedetto e Lotti raccontano al mondo storie di emigrazione e di umanità vissute sul mare.
Il filo conduttore dell’evento è stato proprio la voce di Giovanna Caruana, nissena, psicoterapeuta e scrittrice, ricercatrice musicale, autrice ed interprete di potente espressività, che ha fatto risuonare nel piccolo porto ligure, pieno di barche d’epoca, i canti con cui l’identità siciliana da secoli si è comunicata al mondo e ha dato voce alla condizione esistenziale di chi è strappato alle proprie radici e sceglie la via dell’emigrazione per non rinunciare alla propria dignità.
Le due sponde del Mediterraneo si sono unite così, attraverso la musica, linguaggio universale che supera le barriere e i pregiudizi parlando al cuore di chi la ascolta, come Giovanna Caruana ha saputo fare con la passione e la delicatezza del suo canto, riscaldando i cuori degli spettatori, in una giornata fredda e ventosa che è riuscita a far dimenticare.
Foto di Roberto Celi





