Ci ha lasciato oggi Michele Giangrasso, architetto, tutta una carriera spesa nella Pubblica Amministrazione, funzionario della Provincia regionale, oggi Libero Consorzio dei Comuni, ad occuparsi dell’edilizia pubblica, ed in particolare delle scuole e degli impianti sportivi.
Rigoroso e professionale, quanto disponibile e ironico, appassionato della sua professione, che sentiva con la responsabilità di chi risponde del bene comune, quanto e più degli amministratori politici dell’ente, sapeva stemperare con arguta ironia situazioni difficili con soluzioni quasi impossibili che più volte gli si erano presentate.
Michele Giangrasso non le mandava a dire, quando era necessario, e non si limitava a curare l’istruttoria degli atti, il controllo dei progetti e dei lavori. Si preoccupava della finalità sociale degli investimenti pubblici e dei lavori e non mancava di intervenire anche pubblicamente in proposito.
Grande il suo rammarico per la mancata gestione del PalaCarelli, gioiello dell’impiantistica sportiva provinciale, che il Libero Consorzio non è mai riuscito ad assicurare, lasciando nell’abbandono la struttura e vanificando il lavoro di chi si era impegnato per realizzarla.
Scompare con lui un esempio di professionista appassionato, disponibile senza sottomissioni nè subalternità. Una coscienza libera che aveva a cuore il territorio per cui aveva scelto di lavorare e di spendersi, anche nella promozione sportiva, coltivando tenacemente tutti i semi di speranza che nella desertificazione incipiente riusciva a scorgere.
Alla famiglia dell’architetto Giangrasso le condoglianze della redazione e del direttore Fiorella Falci