Ottimo esordio al Parco Palmintelli con le due serate di “Ci vediamo al Parco”

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Parte bene l’attività del Parco Archeologico di Gela, diretto da Donatella Giunta, con la direzione artistica di Michele Celeste, nelle due serate al parco Palmintelli di Caltanissetta il 18 ed il 20 settembre.

Una formula innovativa, con eventi di spettacolo in successione tra pomeriggio e sera, rivolti a fasce di pubblico differenti, ma che possono motivare le famiglie, anche con i bambini, a frequentare il parco e ad abitarlo condividendo atmosfere, emozioni, rappresentazioni.

In entrambe le serate, collegamento vincente con la convivialità, esperienza che destruttura i formalismi e costruisce condivisione e senso della comunità: il 18 settembre con i “cuddruruna calli calli” di FoFood e il 20 settembre con L’Arte dei Primi e la sua pasta casereccia, esperienza importante di lavoro inclusivo e solidale della cooperativa sociale ConSenso, che avvicina, con semplicità, il pubblico dello spettacolo a progetti che affrontano i problemi della disabilità e del disagio con un approccio nuovo che punta sull’autonomia dei soggetti.

Ottima idea quella dello spettacolo vissuto senza palcoscenico, a livello del pubblico, in angoli diversi del parco, eliminando l’ultima gerarchia del discorso teatrale, la prossemica che stacca da terra la rappresentazione coinvolgendo e “fagocitando” il pubblico anche rispetto allo spazio condiviso.

Mito e contemporaneità, linguaggi scenici diversi in contaminazione reciproca, artisti importanti e spettacoli premiati, hanno animato queste due prime serate, coniugando bellezza e solidarietà (uno spettacolo ha devoluto l’incasso a “Medici senza frontiere”).

E’ un percorso interessante e innovativo, che speriamo possa proseguire e che meriterebbe di essere esteso a tutti gli altri luoghi della nostra memoria storica in tutto il territorio provinciale, tessendo la trama di un tessuto sociale che dalla cultura può ricevere energie nuove e idee da seminare per fare crescere, dai luoghi del nostro passato, germogli di futuro da coltivare.

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