Psicologo nelle scuole e 500 nuovi ispettori del lavoro: passa in commissione l’emendamento delle opposizioni alla Finanziaria

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La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento nella legge di bilancio che introduce un fondo di 10 milioni di euro per il sostegno psicologico nelle scuole nel 2025. Una misura che tenta di andare incontro ad una necessità più volte manifestata dagli studenti, dalle famiglie e dalla comunità scolastica. La proposta, voluta dal Partito Democratico e sottoscritta da tutte le opposizioni, prevede una dotazione di 10 milioni di euro per il 2025, cifra destinata a crescere fino a 18,5 milioni a partire dal 2026. Le risorse saranno impiegate per l’attivazione di un servizio di sostegno psicologico, mirato a supportare studenti e studentesse nelle situazioni di difficoltà.

La scuola è diventata uno dei principali luoghi in cui emergono i segnali di malessere psicologico tra i giovani. Attualmente, lo psicologo scolastico è un’opzione che rimane a discrezione dell’autonomia delle singole scuole. Non tutte ne sono fornite e molte non dispongono di fondi sufficienti per poterlo fare.

L‘on. Giovanna Iacono, parlamentare PD eletta in Sicilia, ha dichiarato: Questa manovra certamente non è quella che avremmo voluto, ma non posso non rallegrarmi dell’approvazione in commissione bilancio di due nostri emendamenti:

– il primo è quello istituisce un fondo per il servizio psicologico nelle scuole a favore di studentesse e studenti. Strumento importante per aiutare le comunità scolastiche ad affrontare le difficoltà e il disagio diffuso tra i più giovani. Partire dalla comunità scolastica e supportarla con uno strumento efficace è un passo significativo e importante. L’emendamento prevede l’attivazione in via sperimentale di presìdi territoriali di esperti psicologi a supporto delle istituzioni scolastiche. Il fondo sarà dotato di 10 milioni per il 2025 e 18,5 a decorrere dal prossimo anno.

– il secondo è quello che riguarda 500 nuove assunzioni di ispettori del lavoro, che integreranno il personale già in servizio dell’Ispettorato nel fondamentale lavoro di prevenzione degli infortuni e degli incidenti sul lavoro e a coadiuvare nella repressione delle illegalità ancora diffuse. Tutto questo è necessario per diminuire i rischi e si somma a tutte le azioni necessarie ai fini della prevenzione sulla sicurezza del lavoro.

Si tratta di temi che per noi sono sempre stati prioritari. Il quadro che emerge dai dati sui disturbi psicologici e sulle morti sul lavoro è molto preoccupante. Quelli della salute mentale e della salute e della sicurezza sul lavoro sono vere e proprie emergenze nazionali ed è compito della politica farsene carico.

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