dal coordinatore di Spazio Civico riceviamo e pubblichiamo:
Avere la possibilità concreta e pienamente valorizzata per giovani, famiglie e professionisti, di decidere di non migrare, ma anche di ritornare in terra siciliana, di investire qui competenze, energie, idee, radici e futuro non può e non deve essere un’utopia.
La Sicilia — con la sua bellezza, la sua storia, la sua identità, ma anche con le sfide che tutti conosciamo — può e deve tornare a essere luogo di opportunità e non solo di ricordo o di fuga.
In questa prospettiva, la “ restanza” diventa:
● scelta consapevole di stare, tornare o progettare qui la propria vita;
● occasione di ridare ossigeno alle comunità locali, contrastando lo spopolamento e la fuga dei talenti;
● impegno collettivo per rendere la Sicilia non solo terreno d’origine ma trampolino di crescita e innovazione.
Gli ultimi fatti di cronaca giudiziaria portano in superficie alcune delle tante ferite profonde legate alla fiducia nelle Istituzioni, alla trasparenza della cosa pubblica, al dovere di rigore civico.
Non vogliamo perdere tempo in processi o polemiche politiche, ma per una riflessione: se la Sicilia vuole trattenere, attrarre e valorizzare nuove energie — e restituire a chi vuole tornare la speranza concreta di fare impresa, famiglia, cultura — deve farlo in un contesto di legalità, partecipazione e cambiamento reale.
Le sfide da affrontare:
1. Infrastrutture e servizi: trasporti, banda larga, scuole, sanità, per rendere concreta la scelta di restare o tornare.
2. Occupazione qualificata: non solo lavoro “di necessità” ma percorsi professionali coerenti con i talenti e le aspirazioni dei giovani e delle famiglie.
3. Rigenerazione dei borghi e dei territori interni: troppe comunità in Sicilia vivono l’isolamento o l’emorragia demografica. La restanza può invertire la rotta.
4. Governance trasparente: affermare che la partecipazione civica, l’impegno locale, la responsabilità collettiva sono parte integrante della rinascita. Il fatto che vicende come quelle riferite all’indagine su Cuffaro emergano, ci impone di ribadire che solo chi opera con trasparenza – e in un ambiente trasparente – favorisce una vera ripartenza.
5. Supporto istituzionale ma anche culturale: rendere visibile, praticabile, accessibile il diritto di tornare, di restare, di trasformare in realtà il sogno di “fare base in Sicilia”.
Le *proposte* di Spazio Civico
● Avviare un Osservatorio Restanza Sicilia che raccolga dati, testimonianze, condizioni reali di chi vuole tornare o restare: ostacoli, opportunità, soluzioni.
● Promuovere un Patto di ritorno e valorizzazione dei talenti siciliani: incentivi per professionisti, start‐up, famiglie che scelgono di stabilirsi o tornare in Sicilia; un programma di mentoring locale; spazi civici e di coworking nei territori interni.
● Sostenere il rafforzamento dei corridoi infrastrutturali digitali e fisici: trasporti più efficienti, servizi digitali all’avanguardia, scuole e sanità che siano riferimento e non “motivo di fuga”.
● Incentivare la partecipazione civica: ascolto delle comunità locali, processi decisionali condivisi, trasparenza del pubblico, impegno concreto contro la corruzione e per la buona amministrazione – perché la scelta di restare o tornare può avere successo solo in un ambiente di fiducia.
● Valorizzare le storie di giovani, famiglie, professionisti che hanno scelto la Sicilia come casa e punto di partenza, non come porto di arrivo residuale.
Lo dobbiamo ai giovani che stanno facendo esperienze fuori, alle famiglie che hanno immaginato un ritorno, ai professionisti che pensano di creare o ri‐creare radici.
La scelta di restare o tornare non deve essere un passo nel buio, ma un progetto con fondamenta.
Noi crediamo che la Sicilia possa essere quel progetto. Vogliamo lavorare affinché il ritorno a casa non sia l’eccezione ma una possibilità reale, concreta e sostenibile.
Come movimento civico vogliamo portare la nostra terra a un punto di svolta.
Le vicende come quelle su cui ora indaga la Procura non determinano il nostro destino, ma ci ricordano che la fiducia va costruita ogni giorno, l’impegno va rinnovato e che la “restanza” è molto più che un concetto: è scelta, azione, speranza.
Come Spazio Civico abbiamo la volontà di metterci in campo, dialogare con istituzioni, mondo dell’impresa, terzo settore, comunità locali e fare rete con chi già da anni sta lavorando a questa tematica. Perché tornare, restare, partecipare in Sicilia vale — non come atto di nostalgia, ma come atto di innovazione e rinascita.
Giovanni Scicolone

