dal Consigliere comunale di Montedoro Federico Messana riceviamo e pubblichiamo:
In merito alla chiusura dei ponti della SP 23 in prossimità di Bompensiere, qualche ulteriore precisazione chiarificatrice.
Il 31 marzo 2025, quando la Conferenza di servizi svoltasi nell’ufficio tecnico della Provincia prese atto della necessità di chiudere la strada al traffico veicolare e di trovare temporaneamente una soluzione alternativa, le lavorazioni previste nei ponti in progetto erano in effetti tali da comportarne la chiusura.
Allora era previsto l’allargamento della sede stradale, di un metro a destra e un metro a sinistra, mediante la posa sull’intera superficie, in larghezza e lunghezza, di una lastra compatta di cemento armato. Soluzione, questa, che giustamente comportava la chiusura della strada per il tempo occorrente alla esecuzione dei lavori.
Oggi, la situazione è radicalmente cambiata, perché con decreto n. 1056 del 17 luglio 2025 il Commissario regionale di governo, finanziatore e attuatore dell’opera, ha approvato una perizia di variante, redatta dall’Ing. Piombino, progettista e direttore dei lavori, che non prevede più gli interventi del progetto iniziale, cioè la posa della lastra di cemento armato, ma soltanto la realizzazione, al posto dei muretti laterali in pietra che vengono demoliti, di due cordoli in cemento armato dello spessore di 30 cm ciascuno, uno a destra e uno a sinistra, su cui fissare la barriera di sicurezza o guard-rail.
Le lavorazioni previste con la variante sono addirittura molto più semplici e di facile realizzazione di quelle, per una disattenzione, da me ipotizzate con la nota precedente, perché non prevedono neppure i corpi aggettanti e il passaggio pedonale, come voluto dal nuovo codice della strada.
Nella sede stradale la variante non prevede alcun intervento.
Se così stanno le cose (si veda la copia dei disegni allegati alla perizia di variante- Tav. 2.0 – particolari costruttivi), appare evidente che la chiusura della strada non solo non è necessaria, ma non può essere giustificata con alcuna ragionevole argomentazione tecnica.
La soluzione, prospettata anche dall’On. Mancuso che ci auguriamo sia conseguente con gli impegni assunti, cioè la chiusura, durante le lavorazioni, di una carreggiata per volta e la regolazione del traffico con un semaforo, appare, non soltanto dal punto di vista tecnico, la più congruente e di buon senso.
Con questa soluzione non si rinviano ulteriormente i lavori (decisione, questa, di pertinenza del Commissario regionale di governo, per altro non so quanto lecita) e si risolvono i problemi di tutti, non solo quelli degli studenti pendolari.
Non si comprende perché questa soluzione dai sindaci venga scartata a priori, pur essendo la più semplice e ragionevole.
Mi auguro che alla fine, visto che questo problema è grave e riguarda migliaia di persone, si faccia prevalere il buon senso.
Federico Messana
Consigliere comunale di Montedoro


