“Testimoni di verità”: il Congresso UCSI dedicato ai giornalisti uccisi dalla mafia. Fiorella Falci eletta Segretaria regionale, Gaetano Rizzo Presidente

redazione
redazione 129 Views
4 Min Leggere

L’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) Sicilia ha celebrato il suo Congresso regionale il 24 ottobre a Messina, dedicandolo ai giornalisti siciliani uccisi dalla mafia, “Testimoni di verità” come il titolo dell’incontro formativo tenuto nella mattinata nella Sala degli specchi del palazzo della Città Metropolitana, moderato dal Presidente UCSI Domenico Interdonato, in cui sono intervenuti il Presidente nazionale Vincenzo Varagona, il Segretario nazionale Salvatore Di Salvo, il Presidente ragionale dell’Ordine dei giornalisti Concetto Mannisi, padre Giuseppe Longo, consulente ecclesiastico dell’Unione e il prof. Francesco Pira dell’Università di Messina. Indirizzi di saluto di Laura Simoncini, Vice-presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Giuseppe Rizzuto, Segretario regionale di Assostampa.

Il prof. Pira ha sottolineato come “in Sicilia il giornalismo ha superato da tempo la soglia della cronaca. E’ diventato azione civile, dovere etico, battaglia culturale. I giornalisti uccisi non hanno perso la vita per caso. Sono stati eliminati scientificamente perchè raccontavano ciò che era scomodo, ciò che disturbava, ciò che svelava i patti inconfessabili tra mafia, politica, economia”.

Ma oggi la missione del giornalismo assume connotati nuovi. “Le mafie non sono finite – ha proseguito il prof. PiraSono mutate. Sono meno riconoscibili, ma più pervasive. Operano nel dark-web, attraverso cripto valute e traffici internazionali, con tecnologie sofisticate controllano i flussi informativi, investono nel business della comunicazione, comprando o infiltrando media, manipolano il dibattito pubblico, usando influencer e campagne digitali coordinate. La nuova frontiera della mafia non è solo l’intimidazione. E’ la normalizzazione del crimine, la distorsione della realtà, la creazione di consenso tossico“.

Oggi la forma più alta di coraggio nel giornalismo, ha concluso il prof. Pira, “non significa solo “denunciare”, significa resistere, studiare, rifiutare la superficialità, significa rendere l’etica del racconto anche quando non porta visibilità. La memoria non può essere solo un esercizio commemorativo, deve diventare un processo attivo, partecipato, condiviso”.

Una memoria non rituale né consolatoria, quella dei martiri civili della stampa siciliana, ma una testimonianza da mantenere viva nell’impegno quotidiano di essere a servizio della verità in un contesto in cui ancora non è stato cancellato il peso dell’omertà sulla corruzione diffusa del potere e sulle collusioni tra mafia e politica. Un impegno irrobustito dalla tensione morale dei giornalisti cattolici, animati dalla radicalità dei valori cristiani da vivere quotidianamente nell’esercizio della professione.

Nel pomeriggio l’Assemblea elettiva ha rinnovato gli organismi dirigenti dell’UCSI per il prossimo quadriennio. Gaetano Rizzo è stato eletto Presidente regionale, Michelangelo Nasca Vice-presidente, Fiorella Falci Segretaria e Luca Marino Tesoriere.

Il nuovo Consiglio direttivo è composto da Antonino Baglio, Salvatore Calà, Vincenzo Caruso, Adele Di Trapani, Fiorella Falci, Marco Grassi, Luca Marino, Michelangelo Nasca e Gaetano Rizzo.

Rinnovato anche il Collegio dei Garanti, presieduto da Tommasa Siragusa, con Pierangela Cannone Vice-presidente e Anna Franchina Segretaria.

Ai nuovi organismi dirigenti dell’UCSI gli auguri di buon lavoro della nostra Redazione.

Condividi Questo Articolo