883 MILIONI DI EURO IN GARA PER I TRASPORTI PUBBLICI IN SICILIA

redazione
redazione 120 Views
4 Min Leggere

I trasporti pubblici in Sicilia, prevalentemente affidati ai pullman sui percorsi autostradali e sulle difficili e accidentate tratte interne, sono stati sempre un handicap per la qualità dei servizi, con ricadute negative non soltanto sul turismo ma soprattutto sulla vita quotidiana dei pendolari, studenti e lavoratori, unica alternativa all’uso delle automobili private.

In Sicilia operano l’AST (Azienda Siciliana Trasporti), di proprietà della Regione, attualmente in pessime acque per quanto riguarda la gestione finanziaria, ed una costellazione di gruppi privati, concessionari delle diverse tratte, facenti capo ad alcune famiglie “illustri” della società siciliana.

Finalmente, in applicazione del nuovo Codice degli appalti, la Regione ha avviato una procedura pubblica per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale extraurbano di passeggeri su pullman in Sicilia. L’assessorato regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, secondo quanto previsto dalla nuova normativa, ha notificato il disciplinare con la richiesta di offerta alle aziende che avevano presentato la disponibilità a partecipare al bando europeo avviato lo scorso 28 marzo. Il termine per la presentazione della documentazione è il 28 ottobre prossimo.

«È una svolta per il servizio di trasporto pubblico regionale – dichiara l’assessore regionale ai Trasporti e alla mobilità, Alessandro Aricò -. Per la prima volta si procede attraverso una procedura a evidenza pubblica. Questo, assieme ai requisiti stabiliti dall’avviso, consentiranno di garantire ai siciliani collegamenti efficienti, moderni e di notevole qualità su tutto il territorio siciliano per un arco temporale consistente. Abbiamo riservato una quota delle tratte all’Ast, per garantirne l’operatività, premessa fondamentale per il progetto di rilancio e valorizzazione dell’azienda. Inoltre, la clausola sociale assicurerà i livelli occupazionali e il futuro dei lavoratori delle società di trasporto che dovranno essere assorbiti dalle aziende aggiudicatarie del servizio».

L’importo complessivo a base d’asta del servizio è di poco più di 883 milioni di euro (iva compresa), la durata dell’affidamento è di nove anni. Le tratte da coprire previste dal bando ammontano a oltre 53 milioni di chilometri, ai quali si aggiungono gli 11.850 milioni di chilometri assegnati “in house” all’Ast. Per un totale di 65 milioni di chilometri, il 4,4 per cento in più delle percorrenze attuali.

La procedura prevede la divisione del territorio regionale in quattro lotti: il primo riguarda il bacino Palermo e Trapani, per 13.794.400 chilometri; il secondo comprende i territori di Catania, Ragusa e Siracusa, per 10.259.863 chilometri; il terzo la provincia di Messina, per 9.877.015 chilometri e, infine, il quarto interessa i territori delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, per 18.895.685 chilometri, e rappresenta la porzione più consistente.

La procedura fissa, oltre ai requisiti tecnici per svolgere i servizi di trasporto pubblico richiesto, alcuni accorgimenti sulla dotazione dei bus per migliorare le condizioni di viaggio degli utenti. In particolare, i pullman dovranno avere: una livrea unica; quadranti a led per l’indicazione del percorso; un distributore di snack e bevande; il wc, in quelli impiegati nelle tratte a lunga percorrenza o interprovinciali; il wifi a bordo; tv e spinotti di ricarica per cellulari e apparecchi informatici; infine, dovranno prevedere l’accesso agevole a bordo per i passeggeri con disabilità.

Condividi Questo Articolo