“Il profumo della memoria” nello sguardo dell’artista Maria Teresa Canalella!

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Per me, qualsiasi forma d’arte è una visione discontinua, una riscrittura del vivere e rivivere l’opera, come in un sogno, un reinventare la vita per donarci lo stupore e la meraviglia di uno sguardo diverso! L’arte crea
movimento e vivacizza la fissità del dato reale, sapendo cogliere l’anima di tutte le cose.

Per questo l’arte ci piace e ci regala l’eterna bellezza! Almeno, il desiderio che abbiamo dentro di eternità, in un gesto che non vuole essere caduco e insignificante: odorare il profumo di una rosa rossa.

Chi è la donna anziana, dai soffici capelli bianchi, con lo sguardo sereno e le rughe che raccontano gli anni trascorsi, nell’atto sospiroso di annusare la fresca fragranza di una rosa rossa?
È la saggezza della vita? È la nonna dei ricordi con il suo sorriso di una vita vissuta, travagliata, attraversata dal bene e dal male, dal piacere e dal dolore? O forse è la madre, il ricordo tenero di una donna fragile o la stessa pittrice che si vede canuta nella percezione futura di sé? Forse, già da bambina, il ricordo che ritorna di quella donna non più giovane che odora il profumo della vita!

Non sappiamo. Ci piace la tinta forte dei colori, ci piacciono le linee ferme di rughe che sembrano infinite, segni del tempo che scorre, memoria di una vita vissuta con pienezza e gioia. Il desiderio evidente di una vita che ama la vita: la vita che cura la vita!
E non è forse questo il grande dono dell’arte, il sottile compiacersi della vita che si vede e si riflette nel gesto magico della pittrice che pennella la sua visione d’amore e ci fa estasiare, ponendo l’atto singolare delle forme surreali della creazione che si fa eterna, desiderio di una fede nella vita: sorriso di donna anziana e la sua rosa rossa che profuma.

E noi spettatori increduli, siamo lì ad ammirare il dipinto “Il profumo della memoria” dell’artista Maria Teresa Canalella, l’unicità del gesto creativo che incontra la nostra memoria e la risveglia dal torpore quotidiano per
dirci: ecco la bellezza della signora dai capelli bianchi.

Poco importa chi possa essere il soggetto raffigurato nel quadro perché l’omaggio d’amore alla donna vissuta è lo stesso che tributiamo all’autrice dell’opera Maria Teresa Canalella che è stata capace di suscitare in noi spettatori lo stupore sospeso di chi esclama: che meraviglia è la vita!

A Parigi, la rosa rossa è già sbocciata nella terra del sole e profuma d’amore. Luci d’arte: soli e lumière nel fresco profumo della notte.


Tonino Calà

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