C’è vero futuro se ci si libera del proprio passato! Se si rinuncia a qualcosa per guadagnare qualcosa: la libertà interiore!
Coloro che non accettano e non ammettono i loro limiti e le loro insoddisfazioni sono destinati al fallimento e all’infelicità personale. La consapevolezza etica è la vera forza del soggetto. Chi sa di sé può scegliere e decidere. Educare per educarsi.
L’assoluto, forse Dio o Altro da me, è dentro di noi ed è bene e male, è l’infinita contraddizione dell’uomo. Possiamo sempre scegliere tra il bene e il male. Possiamo sempre essere cattivi e malvagi o buoni e costruttori di pace, magari più umani, e non cinici come certe facce di bronzo (l’altra parola gonzo fa sempre rima) che vediamo in Tv o sui social.
I veri credenti non sono quelli che ti vogliono convincere a tutti i costi o ti vogliono imporre i loro dogmi di fede. Non sono veri credenti. La notte, con rinnovato stupore, guardo le stelle e mi dico: non tutto è sbagliato, non tutto è perduto! C’è sempre domani. La speranza che ci aiuta!
A me piacciono le storie e le narrazioni di uomini e di donne che si sono distinti per la loro virtù, il loro genio, la loro umanità. La sostanza non è l’immagine. L’umanità è radicata nel cuore!
Fare delle domande e avanzare dei dubbi non è male. Male è il “pregiudizio” che si ha nei confronti degli altri. La Scienza stessa progredisce grazie ai dubbi e alla mancanza di certezze assolute. Ha veramente “fede” chi coltiva il dubbio. Chi non ha dubbi è un dogmatico. La penso come Karl Raimund Popper e tutti gli altri epistemologi, pensatori liberi e non allineati.
Una cosa mi sembra certa: noi umani siamo il frutto dell’evoluzione! Un’evoluzione selettiva: la bonifica della vita intima e le scoperte delle neuroscienze: la rigenerazione neuronale e sinaptica.
Poi osserviamo quello che accade nel mondo e diventiamo pessimisti e increduli: troppo male nel mondo! E diventiamo molto realisti. E sulle guerre penso a Freud e alla sua risposta data a Einstein sull’inevitabilità del male!
Penso anche alle parole di papa Leone XIV che da persona intelligente, aperta e plurale, affermava che “esiste un’etica umana e non religiosa che condivide i principi e i valori dell’intera umanità, dei credenti e dei non credenti”. Questa è una risposta ecumenica che ci convince.
I maestri di pensiero, maître à penser, sono delle invenzioni umane per darsi un tono. Non esistono i maestri di pensiero. Ciascuno pensa a modo proprio. Sono per la netta radicalità del soggetto sovversivo che non riconosce i propri maestri! Senza la sovversione del soggetto inconsapevole non si dà il sapere dell’altro e non si può fare la scienza della singolarità.
L’amore ci fa degni figli dell’universo, di questo universo sterminato di cui non si ha piena conoscenza. Come è anche vero che una vita senza contrasti e senza litigi può diventare una vita arida e noiosa. Si dice che la pace eterna e il silenzio che tace si trovano nei nostri composti e statici cimiteri!
Possiamo dirlo con emozione e con auto ironia: amen!
Tonino Calà