Telecontact: il Consiglio comunale unanime per sostenere i lavoratori a rischio

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Vertenza Telecontact: il Consiglio comunale di Caltanissetta, riunito in seduta straordinaria il 31 ottobre 2025, ha approvato all’unanimità una mozione sottoscritta da tutti i gruppi politici, chiedendo un tavolo istituzionale urgente presso il Ministero competente, coinvolgendo il Governo nazionale e quello regionale, sollecitando la Regione siciliana ad inserire la vertenza Telecontact nel monitoraggio delle crisi industriali, riconoscendo formalmente lo stato di crisi e aprendo un tavolo con l’azienda e i sindacati, coinvolgendo infine i Comuni delle altre città interessate (Catanzaro, Napoli, Roma, L’Aquila, Milano, Ivrea e Aosta) per una difesa unitaria dei posti di lavoro.

Questo il testo integrale della mozione:

Sono intervenuti nel dibattito consiliare: Armando Turturici, Salvatore Mazza, Roberto Gambino, Annalisa Petitto, Vincenzo Cancelleri, Giusy Mosca, Calogero Palermo, Giovanna Lomagno, Michele Cristian Genovese, Felice Dierna, Carlo Vagginelli.

In conclusione ha preso la parola anche il Sindaco Walter Tesauro“Ho ascoltato tutti gli interventi dei consiglieri, alcuni accorati, altri tecnici, ma tutti con un’unica direzione, che è quella a salvaguardia dei dipendenti di Telecontact.

Chiamerò i sindaci di tutte le città dove insiste Telecontact e incontrerò presto il presidente dell’ANCI Gaetano Manfredi, perché se siamo coordinati anche a livello nazionale, potremmo farci sentire.

Il tessuto lavorativo non ha colore politico, qualsiasi garanzia che sarà messa sul tavolo, come quella dei prossimi 48 mesi, non è sufficiente. Dopo anni di fatica legate a un contratto indeterminato, non si possono far tornare nel precariato e nell’incertezza assoluta centinaia di famiglie.

Bisogna avere innanzitutto rispetto dell’uomo e del proprio lavoro, che deriva anche dalla nostra Costituzione. Queste persone hanno costruito una famiglia qui, la propria vita, magari stanno pagando dei mutui, hanno delle spese da sostenere e hanno dei progetti legati al nostro territorio; anche se riuscissero a lavorare ancora per anni, non è concepibile che possano essere costrette in ultima battuta ad abbandonare il proprio territorio. Noi lotteremo anche perché possiate restare.

Il problema, infatti, non riguarda solo il nostro territorio – spiega il Sindaco Tesauro – ma 1500 famiglie complessive, a prescindere dalla sede di lavoro, che potrebbero essere spostate molto lontano dai propri cari.

Non ci basterà neanche sapere che fra quattro anni avranno ancora un lavoro, perché non è giusto lasciare il territorio dove si sono poste le basi della propria vita a seguito di anni e anni di fatica.

Per il ruolo che abbiamo come rappresentanti dei cittadini – conclude il primo cittadino nisseno –   siamo chiamati a fare il massimo per tutelare i lavoratori”.

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