Respinta la mozione di sfiducia a Schifani. L’assemblea regionale si autoassolve

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Bocciata la mozione di sfiducia contro il Governo Schifani: 41 a 26 l’Assemblea Regionale si autoassolve e salva le poltrone fino alla fine della legislatura. Hanno votato per la sfiducia PD. Movimento 5 Stelle, Controcorrente di Ismaele La Vardera e Sud chiama Nord di Cateno De Luca. Assenti tre deputati della maggioranza di centro-destra.

Nel giorno in cui la Procura della Repubblica ha chiesto di rinviare a giudizio il Presidente dell’ARS per corruzione, peculato, truffa e falso, Gaetano Galvagno ha presieduto i lavori d’Aula per quasi tutta la seduta, come se niente fosse. Un segno del senso di impunità che ha corazzato ormai definitivamente la maggioranza di centro-destra anche di fronte alle inequivocabili iniziative della magistratura.

In pochi mesi si sono susseguiti: lo scandalo che ha coinvolto Cuffaro e la Nuova Democrazia Cristiana, portando all’allontanamento dei due assessori DC dal Governo Schifani, la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione dell’Assessora regionale al Turismo Elvira Amata (FdiI), il caso di Carlo Auteri (FdiI poi Nuova DC) coinvolto nello scandalo dei contributi ad associazioni teatrali facenti capo a suoi familiari, e si potrebbe continuare.

La linea di Schifani è quella della resistenza ad oltranza, evocando il mandato degli elettori e quindi “il dovere di governare” (il mantra di berlusconiana memoria). Anzi, il Presidente della Regione nel suo intervento ha rilanciato rivendicando importanti successi del suo governo:Aumentano le entrate tributarie, abbiamo rating internazionali sempre più stabili, abbiamo liquidità aumentata, l’occupazione aumentata di 215mila unità come dice il Ministro del lavoro. Ci sono 60mila nuove imprese, è aumentato il Pil, aumenta il traffico di passeggeri e la presenza turistica”.

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