dal Consigliere comunale PD Marco Imera riceviamo e pubblichiamo:
Leggere il comunicato del M5S fa un certo effetto: sembra il trailer di un film d’azione, solo che la trama non convince. Ci accusano di essere “scappati” o di essere stati “cacciati”. Decidiamoci: delle due l’una.
La verità, però, è molto meno epica e molto più semplice: quando un’amministrazione chiude ogni spazio di confronto reale e considera chiunque non allineato come un intralcio, non si scappa… si prende atto. E si fa opposizione seria, trasparente e alla luce del sole. Come abbiamo sempre fatto.
Quanto al Sindaco “libero e non ostaggio di nessuno”, permettete una battuta: se questa è libertà, allora la Treccani dovrà aggiornare il vocabolario. Perché una cosa è essere liberi, un’altra è governare in solitudine, senza dialogo, senza ascolto e soprattutto senza assumersi la responsabilità di errori e ritardi che oggi pesano come macigni sulla città. É curioso che fino a qualche tempo fa ci si rivolgeva al Partito Democratico declassando a “i ragazzi del Pd” ed oggi li si accusa di tenere in ostaggio. Quantomeno sul riconoscimento della dignità politica ci siamo: sarà anche timore per una forza che continua a crescere.
Poi c’è la favola — ormai un genere letterario — della “bancarotta” imputata a chiunque non appartenga allo loro cerchia. Un film già visto, che non diventa più credibile ripetendolo. È curioso che si ricordino oggi delle difficoltà finanziarie, ma dimentichino accuratamente che questi problemi non li ha affrontati un sindaco solitario nella notte, bensì un Consiglio comunale intero, maggioranza e opposizione, chiamato a responsabilità e rigore. Siamo stati lì, sempre, a votare gli atti necessari nell’interesse della città, nonostante gli attacchi e nonostante la propaganda. Un’amministrazione che piange per le poche risorse ma poi le sperpera per un portavoce addetto alla comunicazione del sindaco.
E già che parliamo di memoria selettiva, arriviamo al capitolo “raccolta differenziata”: secondo la loro narrazione, i meriti sono tutti dell’amministrazione e i problemi… sempre degli altri. La verità? Il 70% lo fanno i cittadini, non i comunicati stampa. E i disservizi, purtroppo, li conoscono bene proprio loro, perché li subiscono ogni giorno. Il resto è polemica da stagione elettorale.
Preoccupiamoci anche – al netto di una buona percentuale – di essere nella parte bassa della classifica in provincia.
Infine, l’accusa più divertente: il PD “flirta”. Addirittura. A noi pare semplicemente normale parlare con tutti, confrontarsi con chi ha idee, costruire proposte per il futuro della città .E da chi amministra ci aspettiamo risposte. Noi siamo disponibili a mettere sul tavolo le nostre proposte.
Se qualcuno si scandalizza, forse è perché è abituato a un metodo diverso: quello del “o come diciamo noi, o ciao!”. Che, permettetemi, con la democrazia ha davvero poca confidenza. San Cataldo merita molto più di slogan, favole e nemici immaginari. Merita serietà, confronto e un’amministrazione capace di governare senza trasformare ogni critica in un dramma personale.
Noi siamo qui per questo. E continueremo a farlo, per il bene della città, anche se a qualcuno dà fastidio.

