ASP Caltanissetta: personale insufficiente e carichi di lavoro insostenibili. Sindacati chiedono chiarezza e confronto immediato

redazione
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dalla CGIL Caltanissetta riceviamo e pubblichiamo:


E’ stato confermato per lunedì 22 dicembre p.v. alle ore 11.00 il secondo incontro con la Direzione Generale dell’Asp di Caltanissetta per conoscere gli esiti della ricognizione sulla dotazione organica aziendale.
Per la Cgil e la Fp Cgil la ricognizione non deve essere un semplice elenco di numeri, ma deve riflettere i bisogni reali del territorio Nisseno e tradursi necessariamente nella definizione di un metodo stabile, trasparente e condiviso di relazioni sindacali sulle politiche del personale.
A rendere ancora più urgente tale necessità sono le notizie pervenuteci in merito a recenti scelte organizzative che, se confermate, configurerebbero un grave e inaccettabile depotenziamento del reparto emergenziale del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Santa Elia” di Caltanissetta.

In particolare, ci risulta che il Pronto Soccorso, che a regime dovrebbe garantire una dotazione organica di 18 medici oltre al Direttore, sia oggi costretto a operare con appena 5 medici “strutturati”, di cui 2 attualmente assenti per malattia, e con circa 8/9 medici cosiddetti “atipici”, il cui impiego è subordinato alla costante e imprescindibile presenza di personale “strutturato”. In un contesto già gravemente compromesso sotto il profilo organizzativo e assistenziale, apprendiamo che un ordine di servizio avrebbe disposto lo spostamento di uno dei tre medici “strutturati” in servizio verso il reparto di Medicina e, contestualmente, il trasferimento di un medico del reparto di Medicina del’’Ospedale di Caltanissetta verso il presidio di Mussomeli, determinando di fatto un ulteriore e inaccettabile depotenziamento del Pronto Soccorso del capoluogo.

Risulta abbastanza chiaro come questo appaia del tutto incomprensibile e gravemente lesivo dell’equilibrio organizzativo del Pronto Soccorso di Caltanissetta, determinando un insostenibile sovraccarico di lavoro per i due medici “strutturati” residui, rendendo di fatto problematica l’utilizzazione dei medici “atipici” e producendo, inevitabilmente, pesanti ricadute sulla sicurezza delle cure e sulla qualità dell’assistenza erogata all’utenza.

Tale scelta, se confermata, espone il servizio a gravi criticità in termini di sicurezza delle cure, continuità assistenziale e gestione dell’emergenza-urgenza, aumentando in modo significativo il rischio clinico e incidendo negativamente sulla tutela della salute dei cittadini.
La CGIL e la FP CGIL ritengono, pertanto, che eventuali conseguenze derivanti da tale assetto organizzativo non possano che ricadere sulle responsabilità dirigenziali di chi ha assunto o avallato decisioni che appaiono manifestamente incompatibili con i livelli minimi di sicurezza e con gli standard assistenziali previsti.
Data la nostra fatica a comprendere, qualora tutto ciò venisse confermato, ci chiediamo se questo tipo di scelte è frutto di una indicazione strategica di tutto il Gruppo Dirigenziale o di qualcuno in particolare?
Nello spirito di un confronto corretto e trasparente, riteniamo doveroso segnalare formalmente tale criticità ed esprimere con assoluta chiarezza la nostra contrarietà a modalità di gestione che tentano di risolvere le difficoltà di alcuni presìdi o reparti a scapito di altri, alimentando squilibri organizzativi e scaricando i costi delle scelte aziendali sui lavoratori e sui cittadini.
Ribadiamo pertanto la necessità di individuare soluzioni strutturali, condivise e rispettose dei diritti di medici, personale del comparto e utenza, evitando interventi emergenziali improvvisati ed ordini di servizio che rischiano di aggravare ulteriormente una situazione già critica.


Caltanissetta, lì 19 dicembre 2025.
Rosanna Moncada CGIL
Sandro Pagaria FP CGIL
di Caltanissetta

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