Il Consiglio Comunale all’unanimità ha votato la mozione dell’opposizione, primo firmatario Carlo Vagginelli, per sollecitare la nomina da parte del Presidente della Regione del Presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta, per poter ricomporre un Consiglio di Amministrazione efficiente e rilanciare il progetto Università come priorità di sviluppo del territorio nisseno.
La seconda Mozione sulle “politiche in favore della crescita della presenza universitaria a Caltanissetta”, sempre proposta dall’opposizione e illustrata da Carlo Vagginelli nel suo dispositivo recita:
Il Consiglio Comunale di Caltanissetta impegna Sindaco e Giunta
a interloquire con l’ASP di Caltanissetta ed il CEFPAS al fine di concordare l’individuazione di nuovi spazi da destinare all’attività didattica e laboratoriale dei Corsi di laurea attivi in città;
a valutare l’impiego di ulteriori immobili di proprietà del Comune a fini di potenziamento dell’offerta universitaria;
a consentire l’apertura della Biblioteca Comunale Scarabelli in orario prolungato e continuato;
ad avviare un dialogo con la società di trasporto pubblico urbano al fine di stipulare una convenzione che consenta il trasporto totalmente gratuito per gli studenti e le studentesse dei corsi universitari presenti in città;
ad avviare un dialogo con le società concessionarie del servizio di parcheggio pubblico, per stipulare una convenzione che consenta di ridurre i costi di parcheggio per gli studenti e le studentesse dei corsi universitari presenti in città;
a predisporre incentivi per la locazione di immobili a studenti e studentesse dei corsi universitari presenti in città, anche attraverso un accordo locale con le organizzazioni di rappresentanza degli inquilini e le associazioni di proprietà edilizia, nonché mediante la realizzazione di un’apposita Agenzia dell’abitare;
a realizzare una Carta che consenta alle studentesse ed agli studenti di accedere in regime di convenzione ad attività sportive, teatrali e culturali;
a promuovere un confronto con il Consorzio Universitario e con le rappresentanze imprenditoriali e sindacali al fine di consentire la nascita di laboratori di ricerca applicata che possano sostenere lo sviluppo economico del nostro territorio.
ad elaborare una proposta di riforma del bilancio partecipativo e del regolamento sulla partecipazione che consenta il pieno coinvolgimento di studenti e studentesse.
Il risultato complessivo di questo Consiglio comunale si può considerare positivo, a parte qualche ingenuità maliziosa nell’esibizione oratoria di lezioncine portate da casa e qualche elemento di disinformazione che è emerso in alcuni interventi. Utili le precisazione dell’assessore Guido Del Popolo, a compensare le comunicazioni del Sindaco Tesauro, più concentrate sul suo passato da Presidente del Consorzio che sul ruolo che il Sindaco socio di maggioranza del Consorzio Universitario dovrebbe avere chiaro.
Da Roberto Gambino le puntualizzazioni sui locali da affidare all’università di Palermo in comodato d’uso gratuito (perchè UniPa ne curi anche la manutenzione e le ristrutturazioni) e sopratutto sull’edificio dell’ex Ospedale Vittorio Emanule, rispetto al quale la convenzione sottoscritta con l’ASP prevede che, finiti i lavori per la Casa di Comunità in via Malta, i locali debbano essere destinati ad uso universitario (come da destinazione urbanistica vigente).
Si spera che il pieno consenso espresso nel voto unanime da tutti i gruppi sui temi cruciali della politica per l’Università a Caltanissetta si traduca in un’azione politica e amministrativa concretamente efficace, sia nella predisposizione di servizi (che da otto mesi di amministrazione Tesauro avrebbero già dovuto essere realizzati) sia nell’obiettivo politico di ottenere dal Presidente Schifani la nomina immediata del nuovo Presidente del Consorzio Universitario (o almeno di un Commissario come proposto da Roberto Gambino) per ricostruire l’operatività della governance dello strumento amministrativo, attualmente limitato alle operazioni di ordinaria amministrazione.
In sostanza, passare dalle parole ai fatti, come spetta a chi ha il compito di governare.