Conferenza stampa al Comune sull’emergenza idrica: prevalgono le polemiche

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Poche notizie e molte polemiche nella conferenza stampa convocata dal Sindaco Walter Tesauro lunedì 11 novembre alle 11 nel foyer del Teatro Margherita. Presenti anche il presidente dell’ATI Massimiliano Conti, l’on. Michele Mancuso e l’assessore alla Protezione civile Oscar Aiello, in questa occasione silente e pensoso. Presenti anche il presidente del Consiglio comunale e diversi assessori e consiglieri comunali.

Prima le notizie. Le ha fornite sostanzialmente Massimiliano Conti, e riguardano l’attivazione di nuovi pozzi, in corso di ottimizzazione al campo pozzi tra Mazzarino e Butera, che stanno per essere collegati alla rete con linea di adduzione, e porteranno la dotazione dei pozzi per rifornire Caltanissetta e S. Cataldo dai 3 attuali a 8 in funzione da lunedì 18 novembre, per sostituire l’acqua dell’Ancipa che venerdì 15 sarà chiuso fino al 31 gennaio 2025.

I nuovi pozzi dovrebbero assicurare complessivamente una portata di 90 litri al secondo, che dovrebbe mantenere la distribuzione ogni sei giorni, contrastando l’indicazione della Cabina di regia regionale che aveva chiesto, è stato dichiarato, di portare la turnazione ogni nove giorni.

Rivendicato da Conti anche l’impegno finanziario che la Regione ha voluto dedicare al territorio della provincia di Caltanissetta: 7,4 milioni di euro per tutti gli interventi di emergenza che saranno necessari.

Finora, ha dichiarato il presidente dell’Ati, sono stati ispezionati 104 pozzi, per verificarne, ad uno ad uno, la potabilità, la portata e la possibilità di adduzione alla rete: soltanto 8 hanno risposto ai requisiti richiesti, per cui sarà necessario iniziare una nuova ricerca perché “anche i pozzi si possono esaurire se non piove e le falde si prosciugano”.

L’on. Michele Mancuso ha rivendicato “grande attenzione per Caltanissetta da parte del Governo regionale e del presidente Schifani, attenzione che si è concretizzata nello stanziamento di 4.200.000 euro inseriti nelle variazioni del bilancio regionale per il rifacimento dell’intera rete idrica di Caltanissetta”, che permetterà, nel medio termine, di recuperare almeno il 30% dell’acqua che attualmente si perde nel colabrodo delle tubature.

Il medio termine è d’obbligo, perché il progetto deve essere varato dall’Assessorato regionale e poi sostenuto da un apposito decreto di finanziamento prima di affidare i lavori e portarli a termine.

Su tutti gli altri punti che il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità il 1° agosto, nessun aggiornamento. In particolare riguardo alle trivellazioni alla base delle Madonie da collegare in poco tempo con il Blufi, che potrebbe rifornire Caltanissetta senza problemi, secondo uno studio geologico già validato dall’Università di Palermo, nessuna notizia di un apposito progetto, che la Regione si sarebbe impegnata a finanziare immediatamente, ma che nessuno ha ancora provveduto a definire.

Sui silos-panettoni, dichiarati soltanto soluzioni di emergenza, a cui si potrà attingere senza limitazioni né speciali autorizzazioni (così è stato ribadito dal Sindaco), si è confermata la volontà di collocarli, ritenendo che l’acqua che li riempirà non sarebbe in quantità significativa se immessa nei serbatoi generali, come era stato richiesto, e, anzi, si spera che non si svuoteranno ogni giorno con la loro dotazione di 15.000 litri ciascuno.

E andiamo alle polemiche.

Due terzi del tempo degli interventi dei relatori sono stati complessivamente dedicati a stigmatizzare con grande animosità l’occupazione dell’aula consiliare da parte dei Consiglieri di opposizione venerdì 8 novembre, quando la maggioranza di centro-destra aveva fatto mancare il numero legale per non discutere il documento sull’emergenza idrica che chiamava in causa le responsabilità regionali.

Toni accorati da parte del Sindaco, che ha rivendicato il lavoro senza sosta a cui l’Amministrazione si dedica per affrontare l’emergenza idrica, i chiarimenti che aveva forniti il giorno prima della seduta durante una conferenza dei capigruppo, e la necessità di non dividersi né fare dell’acqua argomento di divisioni politiche che ha definito “strumentali e populiste”.

Ancora più sopra le righe le parole dell’on. Mancuso, nume tutelare della giunta Tesauro, che questa volta ha perso decisamente quella imperturbabilità che è il migliore dei suoi pregi, e che ha stigmatizzato l’opposizione guidata da due ex candidati sindaci che (citiamo testualmente) “Ringraziamo il Signore che non sono stati eletti, perché  non avrebbero potuto realizzare neppure l’1% di quello che sta realizzando per la crisi idrica la giunta Tesauro”; e ha continuato rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza, stimolandoli per le prossime volte “a far valere la legge dei numeri” e non perdere tempo con le discussioni in aula, con una opposizione che ha dato vita ad una “sceneggiata napoletana” e non si è dimostrata costruttiva e collaborativa.

Peccato che non abbia ricordato che proprio facendo valere la legge dei numeri i consiglieri di centro-destra, uscendo dall’aula, hanno fatto mancare il numero legale ed impedito quindi la discussione dell’Ordine del giorno proposto dall’opposizione.

La volgarità di questi toni non si addice certamente allo stile che gli uomini delle istituzioni dovrebbero testimoniare, in tutte le circostanze, a maggior ragione se ritengono di avere argomenti sostanziali da far valere.

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