Mussomeli. Questa è una storia di vita vissuta e di speranza. Una storia di sofferenza e rinascita, di abusi alimentari perdurati per anni ma anche di una volontà ferrea che ha consentito a Michele Bellanca di ritornare al proprio peso forma, per ritrovare l’armonia con se stesso e non provare più imbarazzo con gli altri.
Certo non è stato facile né indolore ma, come ci ha detto ieri l’interessato, se potesse tornare indietro rifarebbe lo stesso percorso altre cento volte, “Anche se sarebbe stato preferibile che mi fossi limitato prima, quando mangiavo in modo smodato sino ad abbuffarmi.”
Non a caso Michele ha perso 106 kg in un anno e mezzo e dai 176 kg di peso, ha raggiunto l’invidiabile peso forma di 70 kg.
Questa storia potremmo raccontarla in molti modi, ma cominciamo dal 2021, in piena pandemia da Covid, quando Michele, all’epoca neppure trentenne, era ancora per tutti Michelone, sia per la giovialità del carattere, aperto e solare, ma indubbiamente anche per la stazza che non passava certo inosservata.
E va da sé che nel sentirsi chiamare con quell’accrescitivo, magari detto senza malizia da parte degli altri, il cuore di Michele diventava sempre più piccino, fino ad annullarsi e scomparire in quella parte di sé che non riconosceva più, che odiava, che voleva cancellare.
Ed è proprio allora che Michele dice basta e prende la sua decisione. Fa le proprie ricerche e si rivolge a un chirurgo, si sottopone a un intervento e porta avanti una dieta rigida ma che diventa ogni giorno di più salutare. A incoraggiarlo mese dopo mese contribuiscono i risultati che lo stesso documenta con fotografie sui social accompagnati dai suoi sorrisi orgogliosi e soddisfatti via via che le taglie degli abiti si andavano rimpicciolendo e la sua fisionomia lasciava per sempre dietro di sé quei tanti chili di troppo che lo avevano appesantito per troppi anni, condizionandogli la vita.
Chili che ormai appartengono al suo passato, a quei giorni da ricordare senza alcun rimpianto, anzi. Un’esperienza positiva che diventa anche una lezione di vita da cui nascono dei consigli da ascoltare perchi si ritrova nella sua stessa situazione o rischia di diventare obeso e, in ogni caso, si ritrova a giocare con la propria salute e il proprio futuro.
Dopo l’intervento e la dieta, a peso forma raggiunto, Michele ha deciso anche di restituire la piena armonia al proprio corpo e si è sottoposto a due interventi per eliminare la pelle cascante e superflua.
Lo abbiamo incontrato ieri mattina nell’officina di Gero e Giuseppe dove lavora come meccanico, con la competenza e la passione che gli sono proprie.
“Sono passato dal massimo peso raggiunto, ovvero 176 kg, a 69,8 kg, per poi stabilizzarmi a 74 kg. Questa trasformazione –continua Michele Bellanca- è avvenuta in un anno mezzo. Ero ingrassato tanto semplicemente perché mangiavo tanto, fino ad arrivare al punto che soffrivo anche di pericolose apnee notturne. Ho quindi deciso di sottopormi a un intervento di chirurgia bariatrica, a Bergamo. Si tratta di un intervento delicato che però mi fatto rinascere a nuova vita. L’ospedalizzazione è durata quattro giorni, ma chiaramente il percorso è cominciato prima, con le visite mediche e tutti i controlli preventivi, anche perché si tratta di pur sempre di un intervento chirurgico. Io non stavo più bene con me stesso, avevo problemi fisici sul lavoro, mi stancavo e poi appunto erano anche arrivate le apnee notturne. Avevo problemi di movimento e seppure ho un carattere gioviale che mi consente di socializzare con tutti, anche viaggiare in aereo era limitante e imbarazzante. Ero arrivato al punto che non mi potevo più vedere e ho trovato in me la forza di cambiare.
Nessuno me lo ha chiesto. Nessuno me lo ha imposto. Si tratta di scelte personali e delicate e una cosa del genere se non sei tu da solo a decidere, pienamente convinto di quel che fai, non la farai mai. L’intervento chirurgico presenta dei rischi e bisogna essere pronti anche mentalmente a farsi asportare parte dello stomaco. Poi bisogna seguire una dieta sana, ma non sei da solo, c’è tutta un’equipe che ti segue. Per il primo anno non si può sgarrare, occorre essere drasticamente perfetti. Dopo, pian piano, vengono aggiunti nuovi alimenti. I primi tre mesi sono i più duri, ma io rifarei questo percorso chirurgico-alimentare non un’altra volta, ma altre cento volte.”
Michele finisce di metter a punto l’auto che continua a riparare mentre racconta la sua storia e aggiunge: “A chi si ritrova oggi nella situazione in cui io mi ritrovavo sino al 2021, dico che cambiare si può, se veramente si vuole, ma bisogna avere coraggio, determinazione e pazienza. I risultati non arrivano da oggi al domani e bisogna togliere dalla tavola tutto ciò che piace: coca cola, birra, dolci, e tutto ciò che fa ingrassare. Bisogna mangiare sano. Adesso non bevo più bevande gassate, ma solo acqua, the senza zucchero. E quando vedo le mie foto di quando era grasso, non le posso più guardare. Non mi rendevo conto di com’ero diventato. Di quei chili che continuavo a prendere, ad accumulare, perché mangiavo in modo sregolato. Specie quando lavoravo nei villaggi turistici. In quei mesi non c’erano limiti e mangiavo a qualsiasi ora senza curarmi di cosa ingurgitavo. Ai giovani e anche ai meno giovani mi sento di consigliare una dieta sana e bilanciata, il rischio è di diventare obesi, e poi sono dolori per tornare al peso forma, ma se ci si pensa prima, è meglio.”
Michele Bellanca è anche confrate alla Madonna della Vanelle e fa parte anche del gruppo dei lamentatori, ma se prima arrancava durante le processioni della Settimana Santa per stare al passo con gli altri, dal 2023 è diventato un peso piuma.
“Anche il diaframma adesso risponde a meraviglia” conclude con un sorriso, prima di prendere una chiave a stella e rimettersi al lavoro. E già pensa all’ultimo intervento chirurgico che lo aspetta a settembre, per rifinire il resto della pelle che ormai è di troppo sul suo corpo in perfetta forma fisica
Roberto Mistretta



