Francesco Guadagnuolo riceve il Premio Italia 2025 per Arte e Cultura

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Roma – Guadagnuolo riceve il Premio Italia 2025 e rende omaggio a Guido Carli
Il 4 aprile 2025, la Provincia di Roma ha ospitato il Premio Italia, un prestigioso riconoscimento che celebra
l’eccellenza del Made in Italy in vari settori, tra cui Arte e Cultura
, Design e Moda, Sostenibilità, Sport e Salute, Cucina e Gastronomia, Imprenditoria e Patrimonio culturale.

Il Premio Italia giunto alla X Edizione è stato ideato da Giuseppe Palma, rappresenta un’importante iniziativa storica nel panorama culturale e artistico italiano. La sua istituzione ha contribuito a valorizzare e premiare opere e personalità di spicco che hanno lasciato un segno significativo nel proprio ambito. È un esempio del ruolo centrale che la cultura e l’arte hanno avuto nel tessere l’identità nazionale e di promozione del talento.

L’evento si è svolto presso Palazzo Valentini, e in questa edizione ha avuto una dimensione internazionale, con appuntamenti presso gli Istituti Italiani di Cultura e i Consolati d’Italia in diversi Paesi europei.

Tra i premiati, spicca l’artista nisseno Francesco Guadagnuolo, che ha ricevuto il riconoscimento di merito del Premio Italia per l’Arte e Cultura, per l’impegno costante nella promozione e valorizzazione del nostro Paese, grazie al suo contributo ai valori della bellezza e della cultura italiana.

La dedica dell’opera pittorica sull’Europa a Guido Carli da parte di Guadagnuolo è stata motivata da una sua dichiarazione, presentando la sua opera:
«La trilogia che ho creato intitolato: “Unione Europea” è composta da tre quadri interconnessi. Il primo “L’Europa in crisi” riflette sulle divisioni interne dell’Unione, invitando alla cooperazione; il secondo “Tempesta Europea” affronta le dinamiche politiche e sociali contemporanee; mentre il terzo quadro, esposto nella Sala del Consiglio della Provincia di Roma, in occasione del Premio Italia, dal titolo: “Guido Carli: il trattato di Maastricht nell’Europa di oggi” celebra il ruolo di Carli nel Trattato di Maastricht, è una scelta autorevole, che collega un momento storico cruciale alle questioni contemporanee.

La trilogia “Unione Europea” vuole essere un’opera evocativa e ricca di significato, per avere utilizzato simboli e colori per rappresentare sia le sfide, sia le opportunità dell’Europa. Il Trattato di Maastricht, firmato il 7 febbraio 1992, rappresenta una tappa cruciale nella storia dell’Unione Europea. Guido Carli, allora Ministro del Tesoro, giocò un ruolo determinante nella sua elaborazione. Grazie al contributo di Carli, sono state poste le basi per una maggiore coesione economica e politica, rafforzando così l’integrazione e la stabilità del progetto europeo.
L’opera pittorica stabilisce un ponte simbolico tra passato e presente, rappresentando sia la mappa dell’Unione Europea nel momento del Trattato di Maastricht, sia quella attuale. L’opera è dominata da sfumature di blu e oro, che richiamano i simboli della bandiera europea: il blu evoca unità e armonia, mentre l’oro delle dodici stelle, incarna perfezione e valori universali. Al centro, sulla destra, si erge il simbolo di un albero con rami che promettono di dare frutti per il futuro dell’Europa. Sotto, è rappresentata la pagina del trattato firmata da Guido Carli, a testimonianza della sua figura influente e rispettata a livello internazionale. Accanto alla mappa dell’Europa di oggi, è messa in evidenza una moneta dell’Euro, che dal 2002, incarna l’unione economica e monetaria del Continente europeo.
Il colore rosso, inserito nella composizione, sottolinea il momento critico che l’Europa sta vivendo. simboleggia l’urgenza di trovare soluzioni condivise per affrontare le sfide contemporanee. Le preoccupazioni di Guido Carli, come il rischio di un ritorno ai nazionalismi, in assenza di una vera unione politica, restano straordinariamente attuali. Le sfide che aveva previsto, tra cui la necessità di gestire le transizioni economiche e sociali in modo coeso, continuano a essere centrali nel dibattito europeo.

Carli rimane una figura centrale nella storia economica e politica italiana, con un’eredità che continua ad ispirare il processo d’integrazione europea. Visionario e stratega, ha contribuito a modellare l’Europa moderna, promuovendo un progetto di unione e solidarietà per affrontare le sfide che ci attendono.
Ho pensato come il mio lavoro artistico non solo celebri la storia ma inviti anche ad un dialogo sul futuro
dell’Europa. Vuole essere un contributo prezioso alla discussione sull’identità e il futuro stesso dell’Unione Europea».

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