Roberto Gambino, consigliere comunale di Caltanissetta, vice-presidente di ANCI Sicilia e vice-presidente del Consiglio Nazionale di ANCI, ha diffuso una nota sul de-finanziamento e demolizione della diga Blufi, annunciata in una intervista dall’assessore regionale alle infrastrutture:
“Nell’edizione del TGR del 25.11.2024 Claudio Reale intervista l’assessore regionale alle Infrastrutture Aricò il quale fa un quadro delle opere incompiute e comunica che molte saranno de-finanziate e quindi demolite, sembrerebbe un processo virtuoso e probabilmente lo è ma la prima opera de-finanziata è la diga Blufi.
Da informazioni assunte per le vie brevi lo stanziamento originario di 14 milioni di euro, è di tutta evidenza largamente insufficiente per il completamento delle opere e l’Assessorato all’energia ha mantenuto soltanto un capitolo per i servizi di progettazione, che a questo punto saranno utili soltanto alla progettazione degli interventi di demolizione e rinaturalizzazione del sito.
A questo punto, essendo chiaro il progetto politico di Schifani e del suo assessore Aricò di rinunciare alla diga Blufi, vogliamo fare delle domande, evitando di farle al governo che mai ha dato risposte, le domande le poniamo ai cittadini delle province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento, che in questo momento sopportano turni di distribuzione impossibili.
A seguito della demolizione delle infrastrutture relative alla diga Blufi, cosa ne sarà del potabilizzatore e dell’acquedotto, su cui sono stati spesi parecchi milioni di euro e sono in perfetta efficienza?
Ed inoltre è’ prevista la ricerca di fonti alternative che possono servire detti impianti?” Sappiamo benissimo che a queste domande non sarà data risposta dal governo regionale, tanto prima o poi pioverà e il problema sarà rimandato alla prossima siccità, a questo punto una risposta proviamo a darla noi.
Il consiglio comunale di Caltanissetta ha approvato una delibera con la quale si è suggerito di realizzare delle trivellazioni sub orizzontali alla base delle Madonie, trasportando l’acqua al potabilizzatore Blufi e attraverso l’acquedotto esistente sino a Caltanissetta. Sempre per le vie brevi si è avuto notizia che detta suggerimento è stato approfondito dalla cabina di regia e che si è in attesa della stipula di una convenzione con l’Università di Palermo.
Altra alternativa, suggerita dal presidente della Consulta regionale Ingegneri, potrebbe essere la realizzazione dell’avandiga Blufi, che sarebbe in grado di invasare parecchi milioni di metri cubi di acqua da inviare a Caltanissetta.
Il ‘territorio’ ha portato avanti delle proposte a cui mai nessuno ha dato fattivo riscontro, mentre si comunica che la prima opera incompiuta da demolire sarà ciò che resta della diga Blufi.
I cittadini esigono risposte fattive, siamo stanchi dello scarica barile, se il governo Schifani, ritiene che la realizzazione della diga Blufi sia inutile, è obbligato a mettere in campo tutte le risorse necessarie per dare alle nostre famiglie l’acqua ogni santo giorno.
Adesso basta, ci siamo stancati!”