Domenica 14 dicembre la Chiesa nissena vivrà un importante appuntamento con il Giubileo degli Sportivi e dei Lavoratori, un’iniziativa che intende coniugare fede, vita quotidiana e impegno sociale in un unico gesto comunitario di pellegrinaggio e preghiera.
L’evento, prenderà avvio dal Santuario diocesano del Signore della Città, alle ore 17:00, per poi snodarsi in pellegrinaggio verso la Cattedrale di Caltanissetta, Chiesa giubilare. Qui, alle ore 18:00, i partecipanti si ritroveranno per la Concelebrazione Eucaristica, momento culminante della giornata, presieduta dal Vicario Foraneo di San Cataldo, l’Arciprete don Biagio Biancheri, Assistente ecclesiastico diocesano delle due realtà.
Il Giubileo degli Sportivi, promosso dal Centro Sportivo italiano (CSI) della Sezione di Caltanissetta, presieduta dal dott. Pietro Carrubba, intende valorizzare lo sport come esperienza educativa e relazionale, capace di formare alla responsabilità, al rispetto reciproco e alla collaborazione. Lo sport, vissuto in una prospettiva evangelica, diventa spazio di incontro e occasione concreta di testimonianza cristiana.
Insieme ad esso, il Giubileo dei Lavoratori, promosso dal Movimento Lavoratori di Azione cattolica, richiama l’attenzione sulla centralità del lavoro nella vita delle persone e sulla sua dimensione etica e sociale. La giornata giubilare, vuole essere anche un momento di affidamento delle preoccupazioni, delle attese e delle speranze di chi ogni giorno vive il lavoro come servizio, sacrificio e responsabilità.
Il pellegrinaggio e la celebrazione si inseriscono nel cammino giubilare, come segno di una Chiesa che accompagna e ascolta, riconoscendo nello sport e nel lavoro luoghi autentici in cui la fede può incarnarsi e generare speranza.
Don Biagio Biancheri: “Il Giubileo degli Sportivi e dei Lavoratori ci ricorda che il Vangelo non abita spazi separati dalla vita, ma attraversa i campi di gioco e i luoghi del lavoro, le fatiche quotidiane e le relazioni che costruiamo ogni giorno. Camminare insieme verso la Cattedrale significa riconoscere che lo sport e il lavoro, vissuti nella logica del servizio e della fraternità, diventano vie autentiche di santità e segni concreti di speranza per la nostra Chiesa diocesana”.


