I siciliani a Roma festeggiano S. Maria Odigitria

Ludovico Falzone
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Nel pomeriggio del 10 giugno alle 18:30, i siciliani residenti a Roma hanno celebrato la festa di S. Maria Odigitria nella chiesa omonima, in via del Tritone, 82. Una solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. il Cardinale Titolare Paolo Romeo che ha riunito sacerdoti concelebranti e laici siciliani, molti dei quali componenti dell’Arciconfraternita di S. Maria Odigitria.

Come di consueto, per l’occasione hanno fatto ingresso sette nuovi confratelli all’interno dell’Arciconfraternita. La festa è un appuntamento atteso da tutti i siciliani, proprio per la devozione che da secoli li lega alla Vergine Odigitria. L’origine del culto risale a quando l’immagine della Vergine fu portata in Sicilia nel sec. VIII da soldati siciliani dell’esercito imperiale, che avevano partecipato ad una grande battaglia contro i Turchi, i quali assediavano Costantinopoli con una flotta di 800 navi. La flotta fu distrutta in seguito ad una tempesta sorta non appena i monaci del monastero ebbero condotto a spalla in processione sulle mura della città e posto di fronte al nemico la venerata icona della Vergine Odigitria.

Da quel momento il culto si diffuse in tutta la Sicilia, con l’iconografia della Madonna portata a spalla da due monaci bizantini. Da qui, il culto della Vergine che indica la via, come guida protettiva del viandante, la cui etimologia giustifica il significato di Odigitria: dal greco bizantino Ὁδηγήτρια, “colei che conduce (mostrando la direzione)“, composto di ὁδός «via» e ἄγω, ἡγοῦμαι «condurre, guidare».

I siciliani, giunti nella Capitale, da secoli ormai affidano le loro preghiere, riunendosi sin dal 1593 in Arciconfraternita, affinché la Vergine possa guidare il cammino della propria vita, specialmente in un luogo, come Roma, distante dalla propria terra d’origine.

La celebrazione è stata impreziosita dalle soavi voci della corale diretta dal M° Osvaldo Guidotti e dalle parole del Primicerio mons. Renzo Giuliano, che negli indirizzi di saluto ha ricordato l’importanza della relazione reciproca d’affetto tra i componenti dell’Arciconfraternita, che è costante e quotidiana.

Durante l’omelia, S.E. il Cardinal Romeo ha parlato del ruolo di Maria come madre di Gesù e madre della Chiesa, sottolineando come nel Magnificat la Vergine racconti già la storia della salvezza. Ha concluso esortando ciascun fedele a sentirsi parte di un unico corpo, così come testimoniato dall’assemblea di siciliani riunitisi nel nome di Maria Odigitria.

Un momento particolarmente significativo è stata l’ammissione dei nuovi confratelli, con l’investitura della medaglia pettorale di S. Maria Odigitria da parte del Cardinal Romeo e di mons. Giuliano. Dopo la celebrazione, la cerimonia si è conclusa con un momento conviviale di tutti i confratelli.

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