IL PRESIDENTE SCHIFANI E L’ACQUA FOSSILE DEGLI IBLEI

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Avevamo dato notizia sul nostro giornale della straordinaria scoperta di un enorme giacimento di acqua fossile, 17 km cubi, realizzata da ricercatori delle Università di Malta e Roma 3, nel sottosuolo dei monti Iblei, in grado, secondo gli studiosi, di irrigare le campagne siciliane per diversi anni.

La notizia è arrivata anche al Presidente della Regione (potenza delle telecomunicazioni!) che in merito ha rilasciato questa dichiarazione:

«Da mesi siamo a conoscenza dei risultati della ricerca sul mega-giacimento di acqua sotto i monti Iblei. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha chiesto una relazione alle Università siciliane che hanno evidenziato alcune criticità in merito sia alla effettiva utilizzabilità dell’acqua, sia alle difficoltà per il raggiungimento della falda a causa delle caratteristiche geomorfologiche del territorio soggetto a elevatissimo rischio sismico.

In ogni caso, non vogliamo lasciare nulla di intentato e per questo, su mio input, il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, ha già chiamato il professor Lipparini per un primo contatto e per cominciare a inquadrare i risultati della ricerca portata a termine dall’Ingv e dalle Università di Roma 3 e di Malta.

Nei prossimi giorni inviteremo l’esperto a Palazzo d’Orléans per approfondire con lui ogni aspetto della questione.

Il mio governo sta lavorando per individuare ogni possibile nuova fonte di approvvigionamento idrico che consenta di attenuare l’emergenza in atto nell’immediato. Nel medio e lungo periodo, l’enorme giacimento potrebbe costituire un risorsa straordinaria, se le analisi ne attesteranno l’utilizzabilità».

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