Il sorriso delle età e la consapevolezza del tempo che scorre

Tonino Cala
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I cambiamenti dell’età possono anche turbare, deprimere, fare venire l’angoscia. Non si è abituati ai cambiamenti del corpo e dell’età che avanza. Per diverso tempo si prova lo shock del cambiamento: ti isoli, non esci più, non capisci cosa ti sta accadendo.

E in tale contesto critico si inseriscono i mutamenti storico-culturali, le diverse visioni dell’uomo e della società, le costanti trasformazioni ambientali e la rapidità dei cambiamenti in quella che si ritiene la più grande comunità liquida e globalizzata. Poi elabori e capisci che non sei più quello di prima, il tuo corpo invecchiato non è più quello di prima, anche se la mente è giovane e l’anima non si sente invecchiata.

A cosa servono le illusioni? Non mi tingerò i capelli e non mi farò vedere in giro per dire: “guardate sono qui, sono sempre io, vi voglio bene, ho bisogno di voi!”. Esiste un pudore, una riservatezza dell’età che avanza, accompagnata da tanti dolori! Dolori che presto ti diventano amici e non nemici, come li sentivi questi quando eri giovane e ti sembrava tutto bello ed entusiasmante. Da giovane, si intende!

Anzi, con il tempo che scorre il dolore neanche lo senti. E come una quercia, fai di te stesso un’opera d’arte. Si potrebbe dire tanto altro ma la vita richiede anche il silenzio di una lunga e travagliata saggezza, un tacere per non ferire il prossimo.

Certo i discorsi sono importanti, le parole possono essere decisive in ciascuno di noi ma non ci rendiamo abbastanza conto dei fatti, delle cose gravi che stanno accadendo nel mondo, del pericolo di guerre insensate e di violenze politiche contro i cittadini inermi.

Va bene sensibilizzare gli altri con le parole e rendere consapevoli tutti ma ci vogliono i fatti, reagire alle autarchie tiranniche e non subire la minaccia di decisori politici impazziti, scendendo in piazza e protestando, come sta accadendo in Israele contro il governo di Netanyahu.

Nella Storia recente, una certa destra conservatrice e reazionaria è stata semplicemente folkloristica, tale da essere materia e oggetto della satira politica. Gli italiani che provengono, nella loro stragrande maggioranza, da una tradizione democratica non tarderanno a capirlo. Cosa ben diversa è la destra liberale e di centro moderato, contraria all’estremismo ideologico e favorevole a una responsabile moderazione politica.

Molti di quelli che facevano politica attiva si sono allontanati dall’impegno politico per loro scelta o perché costretti. Ma i nuovi, quelli che oggi sono al potere, non sono certo migliori di quelli del passato. Esiste una retorica demagogica della novità che non può funzionare. Passa il tempo e quelli che oggi si credono nuovi sono già vecchi. I meccanismi del potere politico sono uguali per tutti.

Ci sono anche le eccezioni, pochissime. Ma le eccezioni confermano la regola della lotta per la conquista del potere e non altro. Non ci illudiamo, sappiamo. E sappiamo quanto basta per affermare che le maschere politiche hanno un nome e un cognome.
Li conosciamo.


Tonino Calà

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