“La Saccara che vorrei”: i giovanissimi protagonisti della rigenerazione urbana

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Le scuole raccontano una storia di bellezza e rigenerazione urbana

La Saccara è uno dei quartieri più antichi del centro storico nisseno. Quartiere di zolfatai nell’800, oggi comunità multietnica che ospita anche famiglie di migranti che hanno scelto di abitare nella nostra città.

Dal piazzale della Badia partivano nel secolo scorso i minatori per raggiungere le zolfare, oggi all’alba partono in silenzio per i campi i braccianti migranti caricati sui pullmini dei caporali.

Da sempre è il quartiere del lavoro più duro, e da decenni ormai è stato abbandonato al degrado come gli altri quartieri del centro storico che stanno alle spalle della croce che i corsi principali segnano sulla pianta della città.

Oggi un il progetto “La Saccara che vorrei ha offerto agli studenti delle scuole medie cittadine la possibilità di immaginarlo secondo i loro desideri di futuro, e di progettare e realizzare alcune semplici operazioni di rigenerazione urbana.

In questi giorni muri, ringhiere e fioriere del quartiere si sono colorati grazie alla creatività dei giovani coinvolti nel progetto “La Saccara che vorrei”. Promosso da Fondazione Sicana, ente culturale di SICILBANCA, in collaborazione con il Comune di Caltanissetta, che ha visto la partecipazione degli studenti delle scuole medie locali, dando loro l’opportunità di diventare protagonisti nella riqualificazione di uno dei quartieri più simbolici della città.

Con “La Saccara che vorrei”, Fondazione Sicana ha invitato i giovani a immaginare il futuro del quartiere, unendo il rispetto per la tradizione e il desiderio di innovare. «Rigenerare un quartiere come la Saccara – afferma Giuseppe Di Forti, Presidente di Fondazione Sicana e SICILBANCA – significa aprire le porte alla creatività e alla passione dei nostri giovani, rendendoli partecipi della vita del territorio. Abbiamo voluto offrire loro non solo un’opportunità di espressione, ma anche un modo per riscoprire il senso di appartenenza alla loro terra e la volontà di prendersene cura».

L’iniziativa, strutturata come un concorso a premi, ha garantito a ogni istituto partecipante un contributo di 500 euro per l’acquisto di materiale didattico. Le scuole che hanno presentato i progetti più meritevoli, selezionati da una commissione di esperti, hanno ricevuto un premio aggiuntivo di 3.500 euro, permettendo ai giovani di trasformare la loro visione in realtà.
Oggi, il quartiere Saccara racconta una storia di colori, bellezza e rinascita, dimostrando che l’arte è uno straordinario strumento di rigenerazione.

La Saccara che vorrei” ha rappresentato per i ragazzi un’occasione unica per essere ascoltati, valorizzati, spingendoli a contribuire attivamente alla vita della comunità. Con questo progetto, Fondazione Sicana e SICILBANCA rinnovano il loro impegno per la promozione culturale e sociale, dedicandosi a una riqualificazione del territorio che mette al centro i giovani e il valore condiviso della storia locale.

Il valore di prospettiva di questa operazione sta nella capacità che avranno le istituzioni di realizzare politiche strutturali di rigenerazione urbana che sappiano mettere in pratica le indicazioni che la creatività dei ragazzi ha avuto oggi la possibilità di esprimere.

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