L’arte contemporanea di Calogero Barba

Tonino Cala
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Calogero Barba, è un artista di Mussomeli che non ha mai avuto dalle precedenti amministrazioni comunali un riconoscimento dovuto e meritato, nonostante un’intensa e corposa biografia artistica che ha portato il nostro ad esporre, tra le tante mostre, alla Biennale di Venezia.

Per la verità, nel lontano 2007, in occasione della manifestazione “Le notti bianche”, organizzata dall’associazione culturale “Filati Pregiati”, il consulente artistico della stessa prof. Tonino Calà ideò e promosse una personale del Barba intitolata Soggetti/Concetti 1977-2007” che si tenne presso le sale del “Palazzo Sgadari”.  

Personale che ebbe un notevole successo e raccolse il consenso di tanti mussomelesi che non conoscevano la sua opera. Quindi, per iniziativa di un’associazione privata fu resa possibile la promozione e la valorizzazione del nostro artista locale.

Così è nata l’idea di offrire uno spazio adeguato e un giusto riconoscimento al nostro pittore locale che molti altri nostri concittadini probabilmente non hanno mai avuto modo di potere apprezzare.

Un aspetto importante dell’attività artistica di Barba è sicuramente quella di essere un’arte engagé e di denuncia sociale, di stimolo critico nei confronti di una società che spesso produce ingiustizie e mostra tutti i vizi del mercato consumistico dove l’uomo, il cittadino, viene spersonalizzato e privato di una identità autentica.

Un’arte impegnata la sua che ha un retroterra politico e ideologico volto al cambiamento e alla trasformazione positiva delle condizioni materiali ed economiche degli esseri umani.

È evidente nella sua arte la marcata formazione di estrazione marxista, laddove l’arte risulta essere analisi critica, comunicazione, denuncia e riscatto rivoluzionario rispetto a un contesto e a una condizione di palese iniquità.

Barba, esponente della pittura contemporanea, esprime un’arte sperimentale e di rottura che attua un progetto originale attraverso il recupero della memoria identitaria del suo paese, i ricordi d’infanzia nel quartiere Madrice, le atmosfere passionali e dolenti della pietà popolare, il riconoscimento e il rispetto per la religiosità dei luoghi e delle tradizioni autoctone, ben presente nelle sue opere e che è motivo di apprezzamento da parte della critica d’arte.

Cultore della storia e delle tradizioni mussomelesi, in alcuni suoi quadri è ben presente la memoria e la identità culturale che vuole rivivificare il senso di una storia collettiva, i cui attori sono quelli più veraci della civiltà e del mondo contadino.

Calogero Barba ha dimostrato nel corso degli ultimi decenni, con interventi pubblici e sulla stampa, di sentirsi pienamente cittadino di Mussomeli, e pur risiedendo da tempo e per motivi di lavoro a San Cataldo, si è interessato ai beni culturali della nostra cittadina, al recupero e al restauro di alcuni di questi, facendo suo il desiderio collettivo di potere salvaguardare la memoria degli artisti, dei personaggi della cultura, degli storici e delle alte personalità di rilievo della nostra Mussomeli.

Ne è la riprova un suo personale contributo alle manifestazioni “Le giornate della memoria”, con la sua produzione di tutta una serie di ritratti di personaggi illustri di Mussomeli che si possono ammirare presso il Museo della Memoria, allocato in alcune stanze della sacrestia della chiesa di Santa Maria.

Tonino Calà

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