Le indagini del Commissario Falconara 1° puntata

Lillo Ariosto
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Un commissario di polizia a Calatorre

Incipit

Il re è nudo!

Aveva concepito che portare i pullover leggermente bucati dalle tarme era diventato per lui un vezzo, un altro stravagante segno distintivo che lo divertiva e lo rendeva allo stesso tempo più “nobile” e più finto “poor”.

Per Filippo Falconara, commissario della Polizia di Stato in forza alla questura di Calatorre, al centro dell’Isola, quei piccolissimi fori collocati in parti viste e non viste del golf di turno erano diventati quasi indispensabili.

Un modo per attenuare quella (sua) particolare insostenibile leggerezza dell’essere.

Non riusciva a rinunciare a quelle utili inutilità (l’ossimoro in agguato) che lo aiutavano ad andare avanti nonostante i tormenti cosmici dell’esistenza, mettendo in campo tutte le proprie leggerezze e ribellioni al caos ordinato della vita.

Aveva maturato l’opinione di non essere in grado di comprendere ciò che fosse giusto o cosa fosse sbagliato se non prima di averlo vissuto.

I suoi ossimori, come i quasi impercettibili alveoli dei suoi impeccabili pullover, andavano quindi presi disinvoltamente, alla leggera, con moderata non curanza.

Tuttavia era cosciente della pesantezza della esistenza che cercava di attenuare con quelle debolezze e con quelle ilarità volutamente provocate.

Si sentiva alle porte della terza età, dai più conosciuta come vecchiaia, allo stesso tempo traguardo e confine del suo terrore e della sua irritazione. Da essere razionale come si considerava tentava di accettare e godere “l’inesorabile transito”.

Da qualche tempo iniziava perfino a considerare di portare le sue amatissime scarpe inglesi guarnite di un calcolato buco sotto la suola, solo per il gusto di ostentarne – con falsa non chalance – nei “salotti buoni”, prima di andare a tavola per il consueto invito a cena del sabato.

Dopo oltre trenta e passa anni di rispetto ossessivo di forme e di buone maniere stava iniziando a ideare una personale ribellione a uno stile di vita che era (stato) suo per necessità di Ufficio.

Aveva raggiunto, grazie al cielo, quanto si proponeva nella prima età della sua vita e ora voleva ribadire questo personale successo con una variante extra ordinaria, divertendosi a far a pensare: “Il re è nudo!” 

Allo stesso tempo… “Però! Quanto è cool quel re nudo”.

Non sapeva però ancora cosa lo attendeva.

                             Continua…

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