Dove cercare Beniamino
Grazie alle “istruzioni per l’uso” sviluppate nel corso delle sue (circoscritte) relazioni sentimentali, Falconara riusciva a mantenere una calma olimpica quando doveva confrontarsi con “entità femminili pericolose”. Il rimprovero della Lo Celso sulle presunte imboscate erotiche da lui manifestate era così stato superato con un thé al limone, stavolta in tazza legittima, offerto graziosamente alla dirimpettaia petulante.
Questa aveva compreso che era meglio non stizzire colui che aveva eletto a suo poliziotto privato. La cosa fondamentale era il ritrovamento di Beniamino. La vedova assolse dunque Falconara per la presunta infuocata insidia e, tra un sorso e l’altro di compassato assaggio del thé “made in England”, ritornò sulla sparizione del suo gattino.
“Dottore deve sapere che Beniamino, come le dicevo ieri, non scappa mai. Lui va a fare passeggiate sulle ringhiere dei balconi, sui davanzali delle finestre, sui muretti del cortile ma alla fine torna sempre a casa. Da me c’è un ristorante che lo aspetta. Sapesse quante scatolette nel negozio di animali del signor Joele compro ogni settimana. Al tonno azzurro, al tonno giallo, al tonno e coniglio, al pollo e salmone, al ……”
“Signora ho capito. Lei ha un gatto buongustaio”.
Falconara intervenne in tempo per interrompere quel menù più lungo del rollò dei record stabilito in piazza Ferdinandea qualche settimana prima. L’organizzazione del servizio d’ordine era stata sua.
“Signora non è che Beniamino magari si arrizzulò (precipitò) da qualche finestra ed andato a finire catafottutto (scaraventato) a terra nel cortile condominiale? Le prometto che più tardi scendo giù e vado a verificare”.
“Commissario lei non lo conosce a Beniamino. Quel gatto acchiana i mura lisci (sale sui muri levigati). Lei deve andare a vedere sul tetto, semmai. Prima deve salire. Salire. Salire. Sempre più in alto. Sempre più in alto, sempre più in alto”.
A Falconara sovvenne lo slogan di una pubblicità televisiva di molti anni prima, dove una star del quiz nazionale – con una bottiglia di grappa in mano e il monte Cervino alle spalle – declamava come la vedova: “Sempre più in alto”.
Per un attimo immaginò sé stesso, in giacca a vento, con Beniamino tenuto per la coda in cima alla montagna, incerto sul da farsi. Se riportare il povero gatto alla vedova, buttarlo giù dalla cima (ma scartò con ribrezzo questo malo pensiero) o lasciarlo libero e felice, lontano da quell’attasso della Lo Celso. Abbandonò quella sciocca fantasia e ritornò alla vedova.
“Signora vedrò quello che posso fare”.
Pensava così di essersi liberato dalla (finta) anziana. La frase, o meglio, la mossa dilatoria che Falconara pensava di porre in essere venne immediatamente disinnescata dalla vedova. Questa a forza di frequentare Beniamino ne aveva mutuato furbizia e audacia. Era diventata una vedova “felina”, con palese istinto predatorio.
Così pensò di lei Falconara quando venne investito dalla energica intimazione della Lo Celso.
“Che significa vedrò? Vedrò? Che deve vedere? Che è diventato orbo tutta a una volta? Lei ci deve vedere adesso. Che ha bisogno degli occhiali forse? Beniamino, gioia mia, a quest’ora chissà dov’è. Magari è rimasto chiuso in qualche sgabuzzino, in qualche garage, in qualche negozio, in qualche camerino, in qualche stanzino, in qualche ripostiglio, in qualche ….”.
Falconara intervenne nuovamente per interrompere quella che si presentava come l’ennesima giaculatoria analoga alla recita snocciolata da un conosciuto politico ad ogni sua apparizione in TV. Poi, non potendone più, inspiegabilmente, si piegò alla vedova.
“Signora la prego. Mi dica lei da dove iniziare a cercare… ehm…. a vedere..”
“Dal tetto, commissario, dal tetto. Deve salire sino al tetto. Deve salire, salire, salire. Sempre più in alto, sempre più in alto, sempre più in alto….”
Falconara questa volta non volle interrompere la litania. Chiuse gli occhi e ritornò ad immaginarsi in giacca a vento, in cima alla montagna con Beniamino tenuto per la coda, anzi – questa volta – con la vedova tenuta a testa in giù, di nuovo incerto sul da farsi…..
Continua…..



