PATRIA, IMPRESA, DOVERI

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L’Educazione civica secondo il Ministro Valditara

La politica dell’annuncio si ripete nelle ultime dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara (Lega Salvini) che lancia le nuove linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica, senza innovazioni sostanziali nell’impianto organizzativo della disciplina, che rimarrà a carico del monte ore dei docenti di tutte le materie, senza nessun riconoscimento economico aggiuntivo.

Ai Dirigenti scolastici, invece, riconosciuto un aumento mensile di 260 euro, mentre per i docenti non se ne parla ancora, in linea con l’idea gerarchica e burocratica della gestione della scuola, che dalla “buona scuola” di Renzi in poi, sta smantellando l’impostazione democratica e partecipativa del sistema formativo pubblico.

In sostanza poche novità per l’Educazione Civica, in vigore da settembre: sempre 33 le ore annue da dedicare alle tematiche, da affrontare trasversalmente da tutte le discipline, con un voto previsto in pagella valido a tutti gli effetti a determinare la media e il credito scolastico.

Nuove, purtroppo, le sottolineature ideologiche preannunciate dal ministro: Patria,  impresa, rispetto e doveri, nessun cenno all’educazione all’affettività e alla sessualità, che da anni soprattutto gli studenti rivendicano, nessuna sottolineatura sui temi della pace e del contrasto alla violenza, anzi, a proposito del bullismo, il ministro afferma: “I bulli sono figli di un padre e di una madre e il bullismo va contrastato prima nelle famiglie e poi nella scuola. Per questo torniamo a dare valore al voto di condotta”. Il ministro non ricorda evidentemente che il voto di condotta è stato reintrodotto e fa media a tutti gli effetti dal 2008 nelle scuole secondarie, molto prima del suo Governo.

Il nuovo testo, ha annunciato Valditara, è stato inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) per il parere prescritto, peraltro non vincolante, ed entrerà in vigore a partire dal nuovo anno scolastico 2024/2025.

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